Il Santuario Madonna dei Miracoli di Corbetta è intimamente legato al sorprendente prodigio a cui seguirono una serie molto fitta di grazie e guarigioni.
Il santuario di Corbetta è noto ufficialmente come santuario arcivescovile della Beata Vergine dei Miracoli, o più correttamente come santuario arcivescovile della Beata Vergine dei Miracoli in San Nicolao, si trova a Corbetta, in provincia di Milano, e rappresenta il principale dei siti per il culto mariano dell’area del magentino.
Al suo interno si trova l’immagine miracolosa della Madonna di Corbetta, e infatti la storia del santuario è strettamente legata all’apparizione miracolosa del 17 aprile 1555, quando nella piazzetta antistante la piccola chiesa di San Nicola, che oggi incarna la parte inferiore del santuario, accadde un fatto a dir poco sorprendente.
Mentre tre fanciulli stavano giocando amabilmente, sotto il ritratto della Madonna con il Bambino affrescato sulla facciata della chiesa, uno dei tre, il piccolo Giovanni, che era sordomuto dalla nascita, riacquistò udito e vista in maniera miracolosa dopo che indicò ai compagni la celeste visione del Bambino che, staccatosi dal dipinto, era disceso tra loro per unirsi al gioco.
Anche la Madonna scese dal dipinto per riprendersi il suo pargolo. Un miracolo veramente singolare a cui ne seguirono, in pochissimo tempo, numerosi altri, che arrivano fino ad oggi, alle tante grazie di cui i fedeli sono beneficiari dopo le tante preghiere all’interno del santuario. Grazie che sono oggi esposte all’interno della cappella delle Benedizioni, dove si possono ammirare oltre duecento ex voto.
Le stesse anche sono minuziosamente documentate e conservate presso gli archivi del santuario. Dopo l’apparizione anche i pellegrinaggi furono continui, così la chiesa ricevette un notevole ampliamento e abbellimento, per mano dei più brillanti nomi della pittura e dell’architettura italiana dell’epoca.
L’immagine miracolosa, oggi, si trova nel santuario superiore, meraviglioso esempio di barocco lombardo, ed è racchiusa in una teca di cristallo. Non a caso, fin
dal 1913 il santuario venne riconosciuto “Edificio d’interesse monumentale nazionale”.
Tuttavia, fu nel finire del 1700 che il santuario si poté dire veramente completo, anche se la fisionomia attuale verrà raggiunta solamente dopo i lavori eseguiti nel 1800 e nel 1900. La Chiesa, con la sua molteplicità di linee architettoniche, presenta una sua armoniosa e importante bellezza.
L’interno è a croce latina e comprende sei cappelle laterali, dedicate a vari Santi, ricche d’opere d’arte. Tra questi, vanno citati i pregevoli affreschi della cappella di Sant’Antonio, opera del pittore Stefano Montalto, il Crocifisso ligneo del 1600, e gli affreschi di Giuseppe Reina e di Giovanni Perabò, raffiguranti il miracolo.
Al di sopra dell’altare centrale si trova, in posizione elevata, il dipinto del Miracolo, opera di eleganza raffinata e ispirato ai modelli toscani del trecento. La consacrazione però avvenne solamente nel 1954, anno mariano, in seguito ad ampi e costosi restauri.
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Nella ricorrenza del quarto centenario dell’Apparizione, nel 1955, il Capitolo di San Pietro in Vaticano concesse la facoltà di incoronare l’Immagine della Madonna e del Bambino. Mentre il 17 aprile di quell’anno vennero infine poste sul capo della Madonna e del Bambino Gesù, da parte dall’Arcivescovo di Milano, il Cardinale Giovanni Battista Montini, futuro Paolo VI, le preziose corone.
Giovanni Bernardi
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