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Santuari e Pellegrinaggi

Santuario della Madonna di Oropa: quei prodigi della statua che persistono

Il santuario della Madonna di Oropa, dedicato alla Madonna Nera, si trova a nord di Biella, in un anfiteatro naturale di montagne delle Alpi Biellesi.

Il Santuario della Madonna di Oropa – foto web source

Oltre al Sacro Monte di Oropa, lì si trova anche l’originaria chiesa, nata sulla base dell’antico sacello. A fianco dell’attuale santuario, in cui diverse strutture ricevono turisti e fedeli per dare loro ospitalità.

La fondazione dello splendido Santuario della Madonna di Oropa

Fu elevato alla dignità di basilica minore nel 1957 da Papa Pio XII, e nel 2003 l Sacro Monte di Oropa è stato dichiarato nel patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco. La prima solenne incoronazione della Statua della Madonna nera si ebbe nel 1620, mentre le incoronazioni successive verranno ripetute ogni cento anni.

Fu Sant’Eusebio a fondare questo splendido santuario, quando era vescovo di Vercelli nel quarto secolo. Fu infatti lo stesso Sant’Eusebio a diffondere il cristianesimo tra le valli biellesi, in un periodo di forti persecuzioni per i cristiani. In quel periodo storico la popolazione, in quest’area, era infatti quasi tutta pagana.

La statua della Madonna di Oropa nascosta da Sant’Eusebio in fuga dalle persecuzioni degli ariani – foto web source

Sant’Eusebio e i culti pagani che persistevano nel biellese

Principalmente, il politeismo romano conservava ancora in vita il culto degli antichi celti, come ad esempio la venerazione di grandi massi erratici. In particolare in centri come Oropa e Crea il santo fu solerte nell’opera di predicazione evangelica, per scacciare il culto delle deità femminili celtiche.

Papa Innocenzo III con bolla del 1207 menzionò due chiese di Oropa, dedicate a Santa Maria e a San Bartolomeo, risalenti all’ottavo secolo. La miracolosa statua della Madonna Nera che oggi si venera nel Santuario riporta al suo ritrovamento nella prima metà del trecento.

I numerosi miracoli attribuiti nei secoli alla Madonna di Oropa

Sono stati nei secoli numerosi i miracoli attribuiti a questa immagine prodigiosa, come dimostrano i numerosissimi ex voto ritrovati nel Santuario. Le famiglie biellesi iniziano a costruire case private ad Oropa a partire dal quindicesimo secolo e al fine di ospitare pellegrini che giungevano da tutta Italia per chiedere benedizioni alla Madonna di Oropa.

La statua della Madonna di Oropa. Si dice che sia stata dipinta dall’evangelista Luca. Molte particolarità prodigiose le sono attribuite ancora oggi dai fedeli – foto web source

Il primo quadro ex voto risale al 1522 ed è opera di Bernardino Lanino. Il santuario in epoca barocca ha poi subito una grande espansione architettonica, dovuta alla  protezione della Casa di Savoia. Le infante reali Maria Apollonia e Francesca Caterina infatti fondarono le “Figlie di Maria”, dedite all’assistenza dei pellegrini e alle necessità del Santuario, e le due sono ancora oggi sepolta nella navata centrale della Basilica antica.

La Madonna d’Oropa difese la città di Biella dalla peste dei seicento

La Madonna d’Oropa difese la città di Biella durante la peste del Seicento, che ne rimase incontaminata. Da allora ogni anno la processione solenne viene svolta in osservanza di questo voto.

Una particolarità legata alla statua miracolosa della Madonna Nera presente nel Santuario di Oropa, riguarda i fatti particolari che ancora oggi continuano ad essere legati all’antico simulacro.

Le particolarità della venerata statua della Madonna di Oropa

Tra questi, il fatto che la statua pare che non presenti, nonostante i numerosi secoli di storia, alcuna traccia né di tarlatura né di logoramento. Inoltre, pare il piede, nonostante l’abitudine dei fedeli che fin dall’antichità accarezzano la statua per chiedere grazie, non ha alcun segno di consunzione. Infine, per ultimo, pare che sui volti della Vergine e del Bambin Gesù non si ferma mai la polvere.

Il Santuario della Madonna di Oropa – foto web source

Il 1949 fu infine l’anno della Peregrinatio Mariae. L’anno in cui cioè la Statua della Vergine si è allontanata per la prima volta da Oropa, per essere trasportata in tutti i paesi del Biellese, ed essere venerata dai fedeli che ancora oggi ricevono grazie e benedizioni dalla Madonna di Oropa.

Giovanni Bernardi

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Giovanni Bernardi

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