Nel Santuario Madonna delle Grazie di Pettorazza si ricorda il miracolo del salvataggio della piccola Lucina Berton dalle acque del canale Gorzone.
Il Santuario ottenne un altro miracolo dalla Madonna nel corso della seconda guerra mondiale, nei giorni in cui i bombardamenti erano devastanti e continui. L’8 settembre 1944 la città di Pettorazza fece un voto alla Madonna delle Grazie. Lunedì 23 aprile del 1945 ebbe modo di toccare con mano la sua materna protezione.
Santuario della Madonna di Pettorazza: illeso durante la guerra
Dopo due ore di bombardamento, infatti, tre quarti del paese distrutto, tuttavia ci furono poche vittime. Dal Santuario, quasi del tutto crollato, rimase solo l’altare della Madonna. Anche le persone che si erano recati qui per cercare rifugio rimasero totalmente illese. In ricordo di questo pericolo scampato, nel 1949, durante la riedificazione del Santuario, il parroco collocò a sinistra dell’altare l’immagine della Madonna.
La chiesa si presenta con una facciata classica, una muratura portante in mattoni pieni e uno rinascimentale. Domina la facciata il grande timpano, ornato con cornici, con un ovulo centrale a tema floreale. Alla sommità è presente una croce lapidea. Ai lati del fronte, invece, due nicchie con statue dei Santi Felice e Fortunato.
L’interno del Santuario della Madonna delle Grazie di Pettorazza
Al centro della chiesa si trova una lapide con l’intitolazione della chiesa, e la porta d’ingresso è preceduta da un’ampia scalinata. L’abside di forma rettangolare, posto in fondo all’aula, è voltato a botte. La pavimentazione, risalente al 1691, anno dell’inaugurazione dell’edificio, è composto da lastre in pietra bianca, nera e rossa. L’altare maggiore è collocato al centro dell’abside.
Nella pala retrostante, è raffigurata l’Ultima Cena di Gesù in piedi che spezza il pane e lo consegna agli apostoli, di scuola veneta del 1691. L’immagine miracolosa della vergine, un affresco di autore ignoto di scuola padovana, mostra Maria seduta, con Gesù bambino tra le braccia. Il soave volto della Madonna presenta gli occhi socchiusi, le mani a sostenere il corpicino del bimbo che si sporge, roseo, tra le pieghe della veste di Maria.
Le tavolette votive presenti nel santuario mostrano le numerose le grazie elargite in questa zona dalla Madonna delle Grazie di Pettorazza, che ancora oggi protegge i fedeli e dona loro protezione e amore materno.
Giovanni Bernardi