Il Santuario di Santa Maria in Conche ha un legame diretto con un fatto miracoloso che guidò un grande santo verso l’incontro con la Vergine.
Il santuario si trova nel comune di Nave in Provincia di Brescia, sul confine con il comune di Lumezzane in Val Trompia, in particolare sulla cima di San Costanzo, nelle Prealpi Bresciane e Gardesane. Nell’antichità fu luogo di un convento femminile, precisamente intorno al dodicesimo secolo. Oggi risulta essere uno dei più famosi santuari alpini del circondario di Brescia. Infatti, non a caso poco distante dal santuario vi è posto un monumento dell’alpino.
La fondazione del santuario è invece attribuita a San Costanzo, che fu guidato da una colomba sul monte Conche. Questo fatto che in realtà aveva origine miracolosa portò il santo alla decisione di fondare in quel luogo una chiesa dedicata alla Madre della Misericordia. San Costanzo visse sempre in quel luogo nella più profonda preghiera e compiendo numerosi miracoli.
La consacrazione della chiesa avvenne tra il 1110 ed il 1116 per mano del vescovo Arimanno, e San Costanzo vi aggiunse un cenobio dove trovarono rifugio diverse donne, e al cui servizio ci fu l’eremita. In poco tempo il santuario divenne un grande centro di fede e di carità in cui operò una Comunità femminile sotto la Regola agostiniana.
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Nei secoli il flusso dei secoli non si arrestò ma anzi crebbe continuamente, tanto che nel 1465 e nel 1467 la chiesa venne arricchita di sempre più numerose indulgenze che portarono al restauro del 1478 in cui venne aggiunta una navata laterale. Nel 1481 ci fu il ritrovamento delle reliquie di San Costanzo riposte poi nella Parrocchiale di Nave. Ad eccezione però di un braccio, riportato nella chiesa da lui costruita a Conche.
Il culto per San Costanzo è quindi totalmente legato alla devozione verso la Madonna di Conche. Nel dicembre del 1798 il complesso passò tuttavia a dei privati, e l’urna col corpo di San Costanzo fu collocata nel 1805 nella parrocchiale di Nave, che nel 1837 acquistò anche l’eremo sulla montagna.
Nel 1898 fu istituita una ricorrenza molto particolare, detta la “festa dei molète” di Lumezzane. In questa giornata si implorano alla Madonna della Misericordia “particolari favori contro i gravi molteplici pericoli” che vivevano gli operai che lavoravano alle mole. In quella stessa occasione venne anche fondata anche la Pia Confraternita di Conche ancora oggi attiva.
Giovanni Bernardi
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