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Santuario Madonna del Sangue di Re: dove la violenza sconvolse il popolo

Il Santuario della Madonna del Sangue di Re nacque dopo l’evento che sconvolse la popolazione, e da allora il culto è cresciuto in tutto il mondo. 

Santuario Madonna del Sangue di Re – photo web source

Il santuario è costituito da due edifici incorporati tra loro, appartenenti a due epoche diverse. Il primo è quello antico, risalente agli inizi del 1600. Il secondo invece è la grandiosa Basilica, più recente, che riporta alla metà del ventesimo secolo.

L’origine del maestoso edificio

Il maestoso edificio fu infatti costruito per la prima volta in seguito all’evento miracoloso della Madonna del sangue, colpita da un giovane iroso che stava giocando dei pressi del dipinto. Il gesto violento fece scaturire fiotti di sangue dall’immagine per giorni, di fronte a cui numerose persone si recarono per pregare e invocare la misericordia divina sulle loro vite.

Subito dopo la fine dell’evento, l’immagine fu protetta da una tenda e da ante e il porticato fu chiuso da pareti di muro. Così si costruì un primo prolungamento, completato con la costruzione di un campanile a tre campane, sul fianco settentrionale della chiesa.

L’inizio della costruzione della chiesa

L’edificio definitivo venne poi costruito in maniera graduale nel primo trentennio del 1600, per essere consacrato dal Vescovo Volpio nel 1627, dopo l’impulso del Vescovo Bascapé al culto della Madonna del Sangue in seguito alla sua prima visita pastorale del 1596.

In un primo momento, la povertà di mezzi rese difficile la partenza della costruzione, tanto che si dovettero vendere dei terreni e si fece una raccolta di offerte in tutta la Diocesi tramite due questuanti.

L’immagine del miracolo all’interno della chiesa

L’immagine del miracolo venne poi trasportata sopra l’altare maggiore della chiesa di S. Maurizio, e in seguito venne riportata nel posto dove aveva effuso il suo sangue, per evitare danni all’affresco.

Gli abbellimenti decorativi e le opere artistiche furono eseguite nel corso dell’intero diciottesimo secolo, e ancora oggi si possono ammirare gli stucchi della volta di S. Maurizio che fanno da cornice barocca agli affreschi di Carlo Mellerio, con raffigurato nel mezzo il Padre Eterno con angioletti e attorno i quattro Evangelisti.

La costruzione della nuova basilica e la diffusione del culto

Con la costruzione dell’imponente Basilica si dà origine a una nuova epoca dominata dalla sorprendente diffusione del culto della Madonna del Sangue. Il culto popolare si è diffuso non solo per l’attenzione pastorale dei Vescovi ma anche per il contributo degli emigranti, che portavano ovunque con sé le immagini dell’affresco miracoloso in cui Maria porta le caratteristica stigmate del sangue, sparse ovunque sugli umili casolari sperduti sui monti.

Il santuario in stile neobizantino, che ha quasi totalmente inglobato la preesistente chiesa, è stato progettato dall’architetto Edoardo Collamarini di Bologna e costruito quasi interamente in pietra dagli scalpellini e dagli artigiani locali ed elevato nel 1958, da papa Pio XII, alla dignità di basilica minore, dopo essere stato consacrato nello stesso anno.

LEGGI ANCHE: Santuario Madonna della Consolazione di Paternopoli: dove l’uomo ritrova la voce

Il santuario, gestito dai padri oblati, rettore è il Canonico Monsignor Giancarlo Julita, è ad oggi meta di intensi pellegrinaggi da tutto il mondo e luogo di culto di riferimento della Val Vigezzo.

Giovanni Bernardi

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Giovanni Bernardi

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