Il Santuario di Nostra Signora della Misericordia conserva al proprio interno un’importante statua in ricordo dell’evento miracoloso del 18 marzo 1536.
Sorge in località Santuario del comune di Savona, frazione cresciuta intorno alla basilica eretta sul luogo dell’apparizione ad Antonio Botta, un contadino nativo della valle di San Bernardo, che avvenne il 18 marzo 1536. L’uomo vide infatti la Vergine Maria, vestita di bianco e attorniata da una luce abbagliante, lungo il cammino che stava compiendo come ogni mattina. Maria gli chiese di confessarsi e di esortare il popolo a fare lo stesso per tre volte, insieme a tre processioni penitenziali.
Maria apparve in questo luogo con messaggi ben precisi
Dopo quattro sabati, Maria sarebbe apparsa loro con dei nuovi messaggi da comunicare alla Curia e alle istituzioni. La popolazione accolse il messaggio e presto anche le istituzioni, che dopo un primo momento di titubanza si convinsero a costruire il santuario.
La Vergine aveva infatti chiesto la costruzione di un santuario e di una cappella in cui Maria potesse donare la sua misericordia ai bisognosi. Disse anche che voleva “essere rappresentata in atto supplichevole e con le braccia aperte, e gli occhi alzati al Cielo.
Vicino al Santuario venne costruito un ospedale per i poveri
Proprio vicino al Santuario, infatti, fu anche costruito un ospedale in cui dare assistenza a orfani, infermi e bisognosi. Fin da subito infatti numerosi pellegrini si recarono in questo luogo per invocare l’aiuto e la protezione di Maria, al punto che si dovette istituire una commissione cittadina per regolarne il copioso afflusso.
Furono le ingenti elemosine offerte dai cittadini a dare la possibilità di costruire un edificio e un luogo di culto per accogliere i sempre più numerosi fedeli. Il primo oratorio fu approvato il 21 aprile del 1536, ma si optò per la costruzione di un’opera maggiore, un santuario con annesso un ospizio per i poveri.
La visita di Benedetto XVI e l’importante riconoscimento
Questo venne approvato il 21 luglio dello stesso anno, e l’11 agosto si diede il via al nuovo edificio di culto nella valle del Letimbro. La data festiva venne così decretata per il 18 marzo, giorno della prima apparizione mariana ad Antonio Botta. L’intenzione del popolo fedele era quella di compiere annualmente in tale occasione una processione votiva al santuario. Lo stesso santuario nel 1540, dopo quattro anni di lavoro, era già pronto per quanto riguarda la struttura muraria.
Oggi, nel 17 maggio 2008 il santuario ha ricevuto la visita di papa Benedetto XVI, in occasione del viaggio pastorale del pontefice a Savona e Genova. Ratzinger ha insignito il santuario dell’onorificenza della Rosa d’oro, facendolo diventare il secondo in Italia ad averlo, dopo il santuario di Loreto. Era dal 1815 che un Pontefice non sostava in questo splendido santuario, ovvero dalla visita di Pio VII, quando il papa incontrò l’effige e si fermò in preghiera dinnanzi.
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Il Papa venne infatti imprigionato da Napoleone e condotto a Savona in prigionia, dove fece un voto alla Madonna. Nel caso fosse stato liberato, sarebbe tornato nel santuario per incoronarla. Così accade nel 1815, dopo cinque anni di prigionia vissuti dal 1809 al 1814. La statua della Madonna di Misericordia, incoronata dal papa Pio VII, si trova ancora oggi nella cripta.
Questa statua è considerata da tutti come il “cuore spirituale” del santuario, forse opera del figlio dell’architetto Antonio Sormano. La volta della cripta è composta da stucchi decorati in oro, come anche i pannelli raffiguranti la Santissima Trinità e la Madonna benedicente la comunità savonese. A destra della statua si trova il tabernacolo, a sinistra un crocifisso del quindicesimo secolo, mentre infine nelle vetrine laterali è possibile osservare i numerosi ex voto donati dai fedeli, a dimostrazione delle tante grazie operate dalla Vergine in questo luogo.
Giovanni Bernardi