Il Santuario della Madonna di Sovereto venne costruito nel luogo del miracoloso ritrovamento da parte di un uomo del posto. Negli anni ospitò misteriose realtà.
Si trova a circa quattro chilometri da Terlizzi sorse sopra la cavità ipogea del Sovero, dove fu trovata l’icona della Vergine con il Bambino ancora oggi custodita nella chiesa, a metà del dodicesimo secolo. L’abside con monofora a spina di pesce e tracce degli affreschi bizantini è tutto ciò che resta del complesso originario. Qui si innalza la maestosa pala d’altare proveniente da una chiesa abbandonata, e vi è anche custodita l’icona sacra della Madonna Nera, santa patrona.
Una delle più importanti mete di pellegrinaggio
All’interno della chiesa, a metà della piccola navata, si trova una grata metallica da cui si intravede la grotta sottostante, e nella cavità vi è conservata la rima immagine della Madonna di Sovereto. La grotta in questione corrisponde al luogo in cui avvenne in origine il misterioso ritrovamento dell’immagine, e dove oggi conservano alcune tele di buona fattura.
Mentre invece nell’abside centrale vi sono resti di affreschi raffiguranti il Cristo Pantocratore ed alcuni Apostoli. Il santuario è infatti una delle più importanti mete di pellegrinaggio del territorio, e durante la tradizionale festa patronale l’antica icona viene portata in processione su un carro trionfale alto 20 metri e spinto da sessanta uomini, durante la completa oscurità e silenzio della notte.
Le facoltà di conferire alle acque sotterranee proprietà taumaturgiche
Si dice che alla sacra icona della Madonna Nera venissero attribuite le facoltà di conferire alle acque sotterranee proprietà taumaturgiche. Qui avvenne infatti il miracoloso ritrovamento, poco dopo l’anno Mille, da parte di un pastore bitontino della sacra icona bizantina all’interno di una piccola grotta, e da quel giorno si originò la devozione che giunse fino ad oggi, resa possibile grazie alla costruzione della della chiesa e del successivo santuario.
Inizialmente si trattò di costruire una piccola cappella, sostituita poi dalla ecclesia Sancte Marie de Suberito, grazie alla donazione di un devoto benefattore. In questo luogo venne sistemata ed esposta alla venerazione dei fedeli la sacra icona. La chiesa, di cui allo stato originario non si hanno notizie, se non per una testimonianza visiva relativa all’abside, venne trasformata notevolmente nel corso dei secoli.
L’interno del santuario e le simbologie che portano a strani passaggi
L’attuale chiesa di Santa Maria di Sovereto nasce intorno al 1100, ed in sua prossimità i Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni edificarono un ospizio per i pellegrini ed un ospedale per i Crociati. Si dice che la chiesa fu precedentemente una domus templare, successivamente passata ai Giovanniti dopo la soppressione dell’Ordine. Notizia che non si può confermare dal punto di vista storico ma che trova riscontri ad esempio osservando la simbologia riscontrabile all’interno del Santuario.
LEGGI ANCHE: Santuario Madonna della Consolazione di Paternopoli: dove l’uomo ritrova la voce
In particolare vi è un locale laterale che funge da sacrestia ma che conserva alcuni affreschi di complessa simbologia esoterica. Un altro elemento di particolare valenza simbolica è la presenza di alcune Triplici Cinte, due individuabili all’esterno del complesso, nella piazzetta antistante la chiesa, su una panca posta a fianco di una cisterna per l’acqua. Ancora più importante è la Triplice Cinta che si trova all’interno della chiesa, su una delle lastre di pietra che ricoprono il pavimento, che ancora si conserva originale.
Giovanni Bernardi