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Santuario Madonna di Tropea: l’incantevole luogo di miracoli

Il Santuario della Madonna di Tropea è uno dei luoghi più simbolici dell’intera Regione, per il suo fascino estremo carico di spiritualità e sede di grandi prodigi. 

Santuario Madonna di Tropea – photo web source

Il santuario si trova infatti situato sull’omonimo scoglio nelle vicinanze del comune di Tropea. Si dice che con molta probabilità lo scoglio dell’isola fosse già abitato, intorno più o meno al settimo secolo, da alcuni eremiti che decisero di vivervi per restare in piena comunione con il Signore in questo luogo di meraviglia assoluta.

L’origine di questo splendido santuario posto sul mare

Questi uomini donati totalmente al Signore decisero cioè di isolarsi dal mondo civile per dedicarsi a una vita contemplativa e ascetica, e le prime testimonianze dell’uso di questo scoglio mistico per finalità monastiche risalgono all’incirca all’undicesimo secolo. Tutto ciò che è precedente, quindi, non si basa su vere e proprie certezze ma solamente su ipotesi.

La chiesa per molti anni appartenne ai monaci basiliani. A partire dall’undicesimo secolo, tuttavia, vi vennero ad abitare i monaci Benedettini. Fu un duca normanno, Roberto il Guiscardo, intorno al 1060, a decidere per il passaggio dal rito greco a quello latino.

L’antico quadro miracoloso conservato all’interno della Cattedrale

All’interno della cattedrale normanna di Tropea è inoltre ancora oggi conservato un quadro antichissimo, che arrivò nella cittadina in epoca remota, collegato al miracoloso evento che diede origine alla devozione alla Madonna di Romani, oggi patrona della città, rappresentata nella stessa effige. Il nome di Madonna di Romania si origina dal nome con cui si identificavano le terre conquistate dai Romani, in particolare la parte orientale dell’impero.

Fin da subito l’effige fu oggetto di grande venerazione da parte di tutta la popolazione. Il quadro giunse via mare su di una nave che non riusciva a ripartire finché il vescovo non prese in consegna l’icona.

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I violenti terremoti che segnarono la costruzione originaria

Nel 1783 e nel 1905 ci furono due violenti terremoti e in seguito a questi fatti catastrofici si conservò ben poco della struttura originaria. Per raggiungere il santuario è stata realizzata una scala, intorno al 1810, che è necessario percorrere. Questa chiesa, di origine medievale e di una meraviglia assoluta, è presto diventata uno dei luoghi simboli della Calabria a livello mondiale.

La statua della Vergine che si trova all’interno del Santuario giunse a Tropea al tempo dell’iconoclastia, proveniente dall’Oriente. Quando la statua in legno scese al lido, tutto il popolo accorse insieme al vescovo e al sindaco per festeggiare l’arrivo. I due capi del paese decisero insieme di installare la statua della Madonna all’interno di una nicchia, in una grotta naturale, che era in quel momento presente nello scoglio della rupe.

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Santuario Madonna di Tropea – photo web source

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I capi della comunità convocarono a tal fine un falegname affinché risolvesse il problema, e per fare ciò si segarono le gambe della Madonna. Tuttavia nel momento stesso in cui il falegname appoggiò la sega sulla statua, rimase paralizzato alle braccia. Il sindaco e il vescovo morirono in quello stesso istante.

Nei giorni che seguirono Maria cominciò a compiere grandi grazie verso i suoi fedeli, e guarigioni miracolose avvennero per i tanti ammalati che venivano portati davanti alla Madonna per chiedere la sua intercessione. Ancora pochi decenni fa i fedeli accompagnavano i loro cari ammalati nello stesso punto della grotta, per domandare alla Vergine una particolare grazia per la propria vita o anche la propria salute, o quella di un proprio caro, certi che Maria non risparmia mai i suoi figli da tali benedizioni quando richieste con cuore puro e aperto al suo intervento materno e misericordioso.

Giovanni Bernardi

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Giovanni Bernardi

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