Santuario Madonna di Valverde: dove fu scacciata la sinistra usanza pagana

Il Santuario della Madonna di Valverde venne costruito in seguito all’evento miracoloso che vide la conversione radicale di una persona, che divenne eremita.

Santuario Madonna di Valverde
Santuario Madonna di Valverde – photo web source

La costruzione del santuario ebbe inizio nel 1038 e venne terminata nel 1040. Anche se in quel periodo i conquistatori arabi, che tuttavia tolleravano la religione cristiana, non acconsentivano generalmente alla proliferazione del culto e quindi alla costruzione di nuove chiese, in questo caso venne  fatta una eccezione grazie però al pagamento di una somma di denaro.

Nel terremoto il Pilastro rimase miracolosamente illeso

Il santuario venne consacrato nel 1296 alla presenza di Federico III di Aragonai. Purtroppo però l’11 gennaio 1693 il terremoto del Val di Noto distrusse il santuario, specie il tetto che crollò e l’abside, ma in quella occasione rimase anche miracolosamente illeso il pilastro con l’immagine venerata della Madonna. Gli agostiniani scalzi si insediano tra i ruderi dell’antico plesso dopo solamente un anno dal nefasto evento e prendono possesso.

Trascorsi tre anni da quel giorno, il 26 aprile 1697 l’allora arcivescovo di Catania Andrea Riggio concesse ai frati l’affidamento della parrocchia. Venendo all’oggi, invece, il 31 agosto 1970 avvenne un furto sacrilego nei confronti della corona che decorava l’icona della Madonna di Valverde. Non si è mai scoperto chi furono gli autori di quel reato, ma l’anno seguente la figura riottenne l’elemento decorativo, rifatto per l’occasione.

La ricostruzione della chiesa dopo i diversi eventi calamitosi

In occasione del 950esimo anniversario dell’apparizione della Madonna al brigante, il 24 agosto 1990, venne inaugurato l’anno di grazia dal papa Giovanni Paolo II. Quando la chiesa venne ricostruita invece nel diciottesimo secolo si aggiunse il porticato e sostanziali modifiche alla facciata.

All’esterno, il portale in pietra bianca sormontato in dallo stemma dei principi Riggio è un elemento di particolare valore, mentre all’interno lo sono gli altari della Madonna del Rosario, quello della Madonna del Carmine, San Nicola da Tolentino e della Sacra Famiglia.

Il culto della Madonna di Valverde è diffuso in tutta la Sicilia

Dentro la chiesa si trova anche il monumento sepolcrale di Luigi Riggio Branciforte e della moglie Caterina Gravina, mentre nel pilastro, in posizione centrale, con un altare dedicato in posizione decentrata, vi è posizionata la Madonna di Valverde. Ad oggi, il culto della Madonna di Valverde è diffuso in tutta la Sicilia, in particolare a Enna o a Palermo, dove vi è dedicata una chiesa nella via omonima.

La nascita della festività, che avviene l’ultima domenica del mese di agosto e si articola in tre giorni, tra fuochi d’artificio e illuminazioni artistiche, è da riportare all’epoca della nascita del cristianesimo ad Enna. Fino al 300 d.C., ad esempio, nel promontorio dove si erge attualmente il santuario della Madonna di Valverde vi erano ospitati uno dei templi dedicati a Cerere più importanti della Sicilia. Culto pagano che venne rimosso da San Pancrazio che si era recato a Enna proprio per predicare il Vangelo.

L’usanza pagana presente nel luogo viene fortunatamente scacciata

L’usanza pagana era infatti quella propugnata dai sacerdoti di Cerere, che esortavano il popolo al sacrificio di alcune vergini alla dea Cerere affinché mandasse in cambio la pioggia, ma Pancrazio riuscì ad evitare questo dramma fermando il braccio sacrilego del sacerdote, ed evitando l’eccidio di giovani donne già vestite di bianco.

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San Pancrazio si piegò davanti a tutti in ginocchio, rivolgendo lo sguardo al cielo ed invocando la pioggia che poco dopo, miracolosamente, cadde sui terreni aridi. Dopo quell’evento, la gente si unì in preghiera al Santo e si votò alla Vergine Santissima, scacciò i sacerdoti pagani e arse la statua della dea Cerere.

Giovanni Bernardi

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