Santuario della Madonnetta di Genova: la cripta con la venerata statua

Il santuario della Madonnetta di Genova conserva al proprio interno una scultura di particolare importanza, insieme anche a una delle rappresentazioni artistiche più evocative al mondo. 

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Questo è noto anche come santuario di Nostra Signora Assunta di Carbonara, e di fatto rappresenta uno dei principali santuari mariani della provincia di Genova. Si trova nell’omonima salita della Madonnetta, nel capoluogo ligure, fra i quartieri di Castelletto e Righi.

Il santuario con la venerata statua della Madonnetta

Il Santuario della Madonnetta venne inaugurato nel 1696 ad opera del Venerabile Padre Carlo Giacinto Sanguineti. In quella zona si trovava l’antica Cappellina dedicata a San Giacomo, che lo stesso padre Padre Sanguineti fece restaurare collocandovi una bellissima statua della Vergine, in alabastro finemente decorato, opera di Giovanni Romano.

In questa raffigurazione la Madonna tiene in braccio il Bambino Gesù, e per questa sua posizione di grande tenerezza venne chiamata affettuosamente la “Madonnetta”. Precisamente, la chiesa venne innalzata su un tratto di terreno posto al di sopra del convento di San Nicola. Questo era stato donato ai religiosi addirittura dal Senato della Repubblica.

La costruzione dell’edificio per i frati agostiniani scalzi

La statua invece fu dono della nobildonna Isabella Moneglia, moglie del senatore Paride Salvago, e del mercante savonese Giambattista Cantoni. A posizionarla per primo sul poggio in cui si trova il santuario fu il predicatore Carlo Giacinto di Santa Maria.

L’edificio fu costruito tra il 1695 e il 1696 per mano dell’architetto imperiese Giovanni Antonio Ricca per i frati agostiniani scalzi. Lo stesso architetto, in seguito, divenne frate agostiniano dopo la consegna del lavoro. Il santuario è oggi caratterizzato da un sagrato ottagonale pavimentato con ciottoli bianchi e neri, come disegnato nel 1732 da Bartolomeo Storace.

Lo stile ottogonale rimanda alla Resurrezione di Cristo

Lungo il perimetro del muro di cinta si apre una nicchia in cui è posizionato il gruppo marmoreo di Domenico Parodi ritraente la Pietà. L’interno è a navata unica e presenta una forma ovale ma ottagonale, come di fatto è anche la cripta che ospita l’altare con la sovrastante statua della “Madonnetta”.

Lo stile ottogonale rimanda invece alla Resurrezione di Cristo, simboleggiata dall’ottavo giorno. La navata invece presenta sei cappelle laterali, tre per lato, unita al presbiterio da due rampe di scale. Nella chiesa si trovano anche gli affreschi realizzati nel 1697 da Bartolomeo Guidobono. L’artista dipinse anche l’Incoronazione della Vergine sulla volta dello “scurolo”, cioè la cripta, e la la Cena in Emmaus sulla parete del refettorio del convento.

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Lo splendido presepe permanente custodito all’interno del santuario

Il santuario è poi anche sede permanente di un prestigioso presepe genovese, visibile tutto l’anno, animato da una ottantina di statuine di scultori del passato. Nella statuine sono raffigurati cittadini dell’epoca, tanto del popolo quanto delle famiglie nobiliari. Le figure sono interamente in legno.

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La statua venne incoronata quattro volte, tre delle quali intorno tra la fine del seicento e l’inizio del settecento, e la quarta nella prima metà del novecento. Fin da subito, numerosi fedeli accorsero nella modesta cappellina che era stata però teatro del miracolo dell’apparizione al fondatore della stessa, che decise dopo quell’evento di affrettare i tempi di costruzione.

Giovanni Bernardi

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