Il Santuario di Montepulciano venne costruito a partire da una cappella molto piccola, sorta spontaneamente attorno a un’immagine posta su una Quercia.
Il santuario si trova fuori dalla cinta muraria della cittadina di Montepulciano, su una strada che all’epoca si faceva sempre più stretta fino ad arrivare a questo luogo magico e di grande spiritualità. Oggi la strada di accesso al santuario non è sempre perfettamente agevole, il che ha causato a questo luogo la perdita di un po’ di attenzione da parte di cittadini e pellegrini.
La storia del Santuario riporta molto indietro negli anni
Tuttavia, si tratta di un santuario che fino alla metà degli anni cinquanta rivestiva un luogo di assoluta importanza, e ancora oggi conserva questo ruolo di spiritualità nonostante spesso molti turisti e visitatori non ne sentono parlare per mancanza di informazioni adeguate.
Ogni anno, il 10 giugno, all’immagine della Vergine presente all’interno del santuario viene dedicata una festa. La storia del Santuario della Madonna della Querce riporta infatti molto indietro negli anni, al 1690, anno in cui Antonio di Giulio Rossi cadde all’improvviso da cavallo. L’uomo, un contadino, attribuì l’episodio all’idea che il posto fosse infestato da esseri demoniaci.
Il contadino mise nell’incavo di una quercia un’immagine di Maria
Per questa ragione il contadino mise nell’incavo di una quercia un’immagine di gesso rappresentante la Madonna col Bambino, che lui stesso aveva l’abitudine di portare sempre con sé in ogni occasione. Presto l’albero divenne un luogo di pellegrinaggio, anche per il fatto che la Madonnina iniziò a compiere miracoli, in particolare a guarire gli indemoniati.
Il flusso di pellegrini crebbe di giorno in giorno dopo che la voce si sparse. I gesuiti, che erano proprietari del terreno, decisero di far edificare una primitiva cappella per custodire l’immagine. Il secolo seguente fu necessario un ampliamento, con l’edificazione di un recinto in muratura, all’interno del quale vennero posti due altari, posti intorno alla cappella per poter accogliere meglio i fedeli.
L’interno e l’esterna del santuario da cui vennero allontanati i gesuiti
Dopo l’allontanamento dei gesuiti da Montepulciano nel 1775 la chiesa passò al Capitolo che la faceva officiare da un canonico delegato. La chiesa si presenta con una facciata esterna a bozze regolari di pietra arenaria e travertino, e lo scomparto centrale si eleva verso l’alto terminando in un timpano triangolare, che ritroviamo anche nel portale e nell’ampia finestra sovrastante.
Sulla facciata interna, invece, dentro due nicchie poste ai lati dell’ingresso sono collocate le statue in terracotta policroma invetriata de l’Angelo annunziate e della Vergine Annunziata, realizzate da Giovanni della Robbia.
La cappella all’interno di cui si trovano numerosissimi ex-voto
Oggi il santuario non è regolarmente officiato, e quello stesso recinto appare quasi come un deambulatorio che consente di girare intorno alla cappella e raccogliersi in preghiera. Qui si cominciò a vedere la chiesa con una cappella posta al centro, all’interno del quale si trovano anche numerosissimi ex voto, posti dai tanti che hanno ricevuto miracoli da parte della Madonna, come ad esempio piccoli quadri che raccontano di queste grazie, spesso legate al mondo contadino.
La quercia, inoltre, fu tagliata, ma ancora oggi, all’interno dell’edificio, è possibile trovare i resti del tronco che accolse per primo l’immagine della Vergine Maria, che si presentano custoditi all’interno di un recinto di legno.
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Per quanto riguarda invece la difficoltà di percorrere la strada per la fruizione del Santuario, vi è in progetto un percorso di avvicinamento su strade adiacenti, da compiere a piedi o in bici. Montepulciano e i suoi dintorni, tra la Valdichiana e la Valdorcia, sono infatti ricchi di luoghi di culto, legati principalmente alla religione cattolica, e tra questi la Madonna delle Querce rappresenterà senza dubbio una tappa importante.
Giovanni