Il Santuario di Monteverde venne eretto dopo il prodigio che accadde a un uomo malato che domandò l’aiuto di Maria con tutte le sue forze.
Il Santuario si trova a Gruma di Appula, comune italiano della città metropolitana di Bari in Puglia, e riporta all’evento miracoloso che ha coinvolto un uomo di nome Marino Chiappino, che ammalatosi gravemente si rivolse alla Madonna ed ebbe la grazia di venire guarito grazie alla sua intercessione prodigiosa, una volta recatosi in pellegrinaggio nella città di Cassano.
Fin dalla costruzione la Chiesa di Monteverde venne fornita di benefici che, divenuti cospicui, vennero fusi con quelli della Cappella del Soccorso, oggi di San Lorenzo. La devozione, infatti, dopo l’evento miracoloso crebbe sempre di più e la chiesa, arricchita di capitali e di beni immobili, venne amministrata dal Clero che ogni anno nominava un Deputato per il mantenimento del culto.
Questo aveva l’obbligo di una messa quotidiana nella Cappella, e lì erano poi molte le Messe che si celebravano con grande partecipazione di popolo. In modo particolare, durante le diverse calamità intercorse nella storia la popolazione locale non ha mai mancato di rivolgersi alla Madonna per chiedere il suo aiuto, con cuore fiducioso, e questa non ha mai fatto mancare la sua presenza.
La Beata Vergine di Monteverde diventò inoltre ben presto la Patrona di Grumo. Non si conosce con certezza quando arrivò questa proclamazione, ma certo già nell’antica “Novena a Maria SS. di Monteverde”, composta da Mons. Andrea Vinditti, vescovo di Polignano, la Vergine è invocata come “potente Protettrice”. L’elevazione della Chiesa di Monteverde a Parrocchia l’8 dicembre 1950, giorno dell’Immacolata Concezione, per mano di Monsignor Marcello Mimmi.
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La Chiesa di Monteverde si presenta con una struttura a pianta rettangolare ed è stata edificata in stile romanico-pugliese, in conci di pietra locale. Nel mezzo del timpano spezzato in un’edicola rettangolare, si vede la statua in pietra della Madonna col Bambino e con corona in capo sorretta da due putti.
Sopra la statua, sì apre una finestra rettangolare con stipiti sagomati adorni di rosetta in alto e in basso, mentre sul fianco sinistro della chiesa si alza il piccolo campanile con cella campanaria monofora, costruito nel 1954 e che alloggia tre campane di diversa dimensione, ognuna con una diversa iscrizione. Questa fu benedetta il 6 aprile 1980, giorno di Pasqua di Resurrezione, dal Parroco don Gaetano Tomanelli.
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L’interno della Chiesa di Monteverde è strutturato in una navata a due campate, con volte a padiglione e con piccolo presbiterio, e ad essere degno di attenzione è l’altare maggiore, in legno dorato in oro zecchino. La navata è abbellita anche da due tele molto pregevoli di Giacomo Guercia, del 1781. Una mostra l’Arcangelo Raffaele che accompagna Tobiolo al fiume, l’altra Sant’Irene, San Vincenzo Ferreri e Sant’Alberto Magno. Al centro, infine, si venera l’antica immagine della Madonna di Monteverde.
Giovanni Bernardi
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