Il Santuario della Madonna delle Lacrime nacque in seguito all’evento che segnò al vita delle due giovani, e l’immagine del prodigio è ancora presente all’interno.
Il santuario, noto anche come della Madonna di Campolungo, uno dei pochi in Italia ad essere santuario-parrocchia, si trova all’imbocco del paese di Ponte Nossa in Valle Seriana, in provincia di Bergamo. Il santuario venne costruito in seguito all’evento miracoloso che coinvolse alcune giovani pastorelle del luogo che il 2 giugno 1511 videro l’occhio sinistro della Madonna, raffigurata sulla facciata di quello che allora era solamente un piccolo oratorio, lacrimare sangue, che asciugarono con il proprio grembiule.
L’immagine miracolosa della Madonna delle Lacrime Incoronata è ancora oggi custodita nella chiesa parrocchiale, di cui colpiscono sicuramente la semplicità e la severità della facciata, in pietra grigia, alleggerita da un grande rosone, da alte e strette finestre e da un mosaico dell’Annunciazione situato nella lunetta sopra il portone.
Il santuario quindi esternamente presenta un aspetto di grande rigore, ma che si alterna a spazi omogenei all’interno e ricchi di affreschi risalenti all’inizio del novecento, ovvero all’epoca dell’ultimo sostanziale ingrandimento dell’edificio. Le opere furono mano dei pittori Giovanni Cavalleri e Fermo Taragni che espressero uno stile che risente degli influssi dell’arte preraffaellita e neoquattrocentesca, tradotto in figure dalle pose morbide e dai colori brillanti.
Il polittico cinquecentesco attribuito alla bottega dei Vivarini è sicuramente uno dei pezzi di maggior pregio della parrocchia. L’opera è organizzata secondo uno schema ben preciso che vede alla sommità l’Onnipotente e ai lati l’Arcangelo Gabriele e Maria Annunciata, accompagnata dallo Spirito Santo in forma di colomba.
Nella parte sottostante, invece, in origine destinata ad ospitare l’immagine miracolosa della Madonna, vi è uno spazio neutro che contribuisce a mettere in risalto il crocefisso ligneo, a i cui lati si trovano i santi Pietro e Andrea. L’immagine miracolosa, attualmente posta sull’altare di destra, è un’opera quattrocentesca di Giacomo Busca, pittore clusonese.
In questa si vedono Maria e Giovanni, accanto a Gesù crocifisso, e dal suo costato scendono sangue e acqua. L’altare della Madonna delle Lacrime fu in seguito abbellito intorno al Seicento con piccole colonne ritorte in alabastro accompagnate da un’incisione in cui si fa memoria della grazia ricevuta dalla popolazione, che grazie alle ferventi preghiere venne risparmiata dalla peste.
Dall’ottocento in poi la figura di Maria, solennemente incoronata, divenne oggetto di voti costanti. I miracoli ad essa attribuiti sono infatti numerosi, come ad esempio quello più noto che narra di un cavaliere che, subito dopo il miracolo della lacrimazione, non credette alla giovane e venne reso cieco insieme al cavallo. Nel momento in cui si pentì, però, riacquistò la vista.
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Molti segni e testimonianze sono presenti all’interno della chiesa in relazione a questi miracoli, come numerosi piccoli quadri o cuori in argento, tavolette votive e persino la pelle di un coccodrillo. Segni tangibili della fede popolare che negli ultimi cinquecento anni hanno accompagnato la devozione all’effige di Maria presente a Ponte Nossa, oggi molti dei quali sono stati restaurati e sono ben visibili in uno spazio laterale della chiesa appositamente allestito.
Giovanni Bernardi
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