È una domanda che probabilmente in molti ci siamo posti: la nostra preghiera è buona oppure la eseguiamo in modo meccanico?
Una religiosa, durante un convegno, ha dato a tutti quelli che l’ascoltavano e non solo, alcuni preziosi consigli su come capire bene il valore della preghiera e su come pregare bene.
Sappiamo bene che “non c’è un modo o una regola” per pregare, perché Dio ascolta ogni nostra preoccupazione. Ma avere delle linee guida non è mai cosa sbagliata.
Preghi bene?
No, non sentirti inadeguato se, ogni tanto, ti chiedi: “Ma prego bene?”. È una domanda del tutto legittima, anche se è giusto, come prima cosa, sapere che Dio non ci giudica dalla nostra preghiera, dalle nostre richieste o invocazioni che a Lui innalziamo ogni giorno. Lui, come un padre amorevole e comprensivo, accoglie tutto ciò che a Lui presentiamo, anche per intercessione della Vergine Maria e dei Santi.
Ma la nostra preghiera, però, può essere migliorata, questo sì. Ed alcuni suggerimenti in merito ce li dà una religiosa, Suor Mary Grace. Durante la sua partecipazione ad una conferenza, alcune media cattolici, dal suo intervento che aveva come tema proprio la preghiera, sono riuscita ad estrapolare 6 consigli utili che la religiosa ha dato proprio per capire come rafforzare e migliorare la nostra preghiera di tutti i giorni.
Ecco alcuni consigli per migliorare il dialogo con Dio
Vediamo insieme quali sono:
- Partiamo dal fatto che la preghiera può cambiare la nostra giornata in qualsiasi momento. Come è possibile? “Non c’è un solo momento nella tua vita in cui Dio non ti guardi con amore. Ci si può sentire soli o incompresi, ma è sempre un buon momento per un momento con Dio” – spiega la religiosa;
- Guardare alla preghiera come “la ragione della nostra creazione”: “La preghiera non è solo “una buona abitudine, ma è la matrice della nostra vita di cristiani, la guida che illumina il cammino. È impegno in ragione della nostra creazione, è contatto costante con Cristo” – continua Suor Mary;
- Anche se i cattivi pensieri sono tanti, anche se ci sembra di sprofondare nell’abisso in certi momenti della nostra vita, la luce torna sempre a risplendere: “Recitiamo una preghiera semplice, anche se ripetitiva, per sostituire la menzogna, come ‘Gesù, confido in Te”;
- Pensiamo, anche, al fatto che non c’è nessun’altro al mondo, se non Dio, che ci vuole più felici di ogni altra persona: “Molte volte il problema non è che non preghiamo abbastanza, ma che rinunciamo o riduciamo al minimo ciò di cui abbiamo bisogno […] Dovremmo tuffarci più a fondo nel livello successivo” fatto di richieste come pace interiore, carità e grazia”;
Spegnere il cellulare ed accendere la Scrittura
- Spegniamo il cellulare ed apriamo di più la sacra Scrittura: “Se scambi il tuo cellulare con le Scritture, probabilmente riposerai meglio e non solo dormirai, ma ti riposerai dall’ozio”;
- Cerchiamo, in continuazione, Dio Padre senza averne paura: “A volte cerchiamo la nostra volontà e non quella del Padre […] 20 minuti di preghiera al giorno riducono stress, ansia e senso di solitudine” – conclude la religiosa.