Ecco la risposta di Padre Paolo Carlin, un Cappuccino ed un esorcista, nelle Diocesi di Ravenna e Faenza, nonché portavoce dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti.
Finalmente, sembra essere arrivato il momento in cui il mondo cristiano, più che in altri periodi, venga messo nella condizione di dover riconoscere, al di la di ogni dubbio, che il demonio esiste ed opera assiduamente in questo mondo: primo passo per poterlo contrastare.
Lo ribadisce anche Padre Carlin che, nelle sue dichiarazioni, spiega ampiamente il suo punto di vista, parlando del problema immenso che si trovano ad affrontare coloro che sono vessati dal maligno:
“Sono persone che soffrono e devono soffrire purtroppo nel nascondimento, perché non trovano nella cultura di oggi accoglienza, ascolto perlomeno, comprensione, se non nell’essere considerati malati di mente. (…) Queste possono ricevere solamente aiuto quando vengono considerate e ascoltate anche sotto questo aspetto”.
Come dice il Padre Cappuccino, la situazione diviene davvero drammatica per alcune persone, che sentono, su di se, operare una forza sconosciuta, che non possono spiegare e che quasi nessuno chiama col vero nome.
“Satana ha interesse a far credere che non esiste, se non nella misura in cui l’uomo si illude che sia servito da satana stesso. Ma satana non è un amico, è il primo e unico grande nemico dell’uomo, proprio perché è invidioso e geloso della natura umana. Io ho visto satana agire, l’ho visto chiaramente. Da quando faccio questo servizio, vi posso dire che non ho più nessun dubbio di fede! E se prima mi facevo delle domande, adesso è fin troppo chiaro: adesso l’unica lotta che devo fare è con la mia fragilità umana, perché il nemico insidia tutti e c’è una lotta dura che dobbiamo fare in questo mondo, se vogliamo rimanere fedeli al Signore. Altrimenti cadiamo nelle trappole del nemico e lui sa come ingannarci perché è un astuto tentatore, subdolo, sottile”.
Padre Carlin fa un quadro chiaro della situazione, ma ci dice anche che è possibile difenderci e contrastare colui che vuole privarci della grazia, attraverso l’ascolto della Parola di Dio, la preghiera e la Comunione, dopo una buona Confessione:
“E’ il Pane (l’Eucarestia) di vita per l’anima: senza questo Pane l’anima è un sacco vuoto. Come se uno pretendesse di andare avanti senza mangiare. I Sacramenti dell’Eucaristia e della Riconciliazione ci mantengono figli di Dio, figli della luce, non delle tenebre. Allora, a questo punto, siamo forti contro ogni male.
La Vergine Santa poi ci aiuta a completare la nostra azione di difesa. Sempre “quando invochiamo la Madonna, lui va su tutte le furie, neanche la nomina, dice: “Quella là”. Sapete perché? Perché la Madonna è un essere umano, ma, a differenza sua, che è stato disobbediente e lo sarà per l’eternità, perché ormai non può tornare indietro in quanto è un Angelo, la Madonna invece è tutta pura, tutta immacolata, tutta in comunione con Dio, proprio perché ha detto “sì” a Dio e “no” a lui. E questo per lui diventa motivo di più grande sconfitta: essere sconfitto da un essere inferiore (in quanto essere umano). Ecco perché la teme. La teme proprio perché lei è l’unica tra gli esseri umani che non può toccare e, di tutti quelli che sono consacrati a Maria, lui dice sempre: “Io non posso fare più niente perché “Quella là” lo protegge”.”.
Padre Carlin sottolinea spesso che bisogna assolutamente che il mondo si renda conto di quali siano le insidie si satana, nel quotidiano vivere, e quanto sia facile cadervi: “La realtà del diavolo è quella di un Angelo: al di là di quello che si possa dire di lui, è comunque un essere personale spirituale, come testimoniano i Vangeli da cui lo stesso Magistero della Chiesa ha ripreso questa verità. Ma è un Angelo decaduto e quindi un tentatore, un ingannatore, non più portatore di luce e di verità, ma di menzogna e di inganno. E’ il più grande menzognero. E’ normale pertanto che la sua principale azione quotidiana sia quella di far credere che non esiste”.
E, pertanto, satana è molto abile a far sembrare innocue quelle circostanze/occasioni che, invece, trattano lo spiritismo, come Halloween, alcuni film horror, i testi di alcune canzoni. Ciò, in realtà, è molto pericoloso per la nostra anima: “Certamente ci sono delle realtà, delle scelte che l’uomo può fare che sono porte di accesso, più o meno palesi, ad un’azione straordinaria nella vita di una persona. Halloween è una di quelle feste che ricordano un ambito pagano e quindi una devozione agli spiriti e, quando si parla di spiriti e di energie, entriamo in una logica magica, esoterica e a volte anche occulta e si apre la porta al maligno. Ma ci sono anche realtà meno evidenti che conducono all’esoterismo, come un film horror o di magia: mi vengono in mente Harry Potter, Twilight o alcune serie televisive”.
E spesso, purtroppo, i discorsi di chi vuole guardarsi bene da questi fatti, evitando certe letture, un certo tipo di musica o altro, vengono ridicolizzati, anche dall’opinione pubblica.
Troppe volte, poi, si scambia un caso di possessione per una malattia psichiatrica.
“Noi parliamo sempre di possessione, ma, in realtà, esiste anche l’ossessione, ovvero pensieri ricorrenti, distinti dai pensieri ossessivi psichiatrici, ma che sono altamente depressivi, che portano al suicidio.
E’ fondamentale anche l’aiuto del medico, ovviamente, per distinguerli. Poi, ci sono le vessazioni, che sono veri e propri flagelli sul corpo, sulla salute: segni, graffi, lividi, bastonate, come accadeva a Padre Pio, addirittura malattie incurabili. Le possessioni sono quelle che fanno più scalpore e, quando se ne individuano i segni, dimostrano che il nemico è stato scoperto. E’ più pericolosa la tentazione che fa fare delle scelte che corrompono l’anima con il peccato.
Altrimenti, il diavolo può impossessarsi del corpo, ma non dell’anima: è come un cane legato a una catena, il peccato gli allunga la catena, mentre invece dobbiamo fare di tutto per restare alla larga”.
La possessione demoniaca vera e propria si riconosce poiché porta con se “l’avversione al sacro; la conoscenza di cose occulte, a volte il futuro, a volte cose note solo a una persona e a Dio; la pronuncia di lingue sconosciute, mai parlate, anche morte, come il sanscrito o l’ebraico antico o il latino; una forza straordinaria, che va oltre le possibilità fisiche naturali”.
Antonella Sanicanti
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