C’è un oggetto molto venerato, di cui si parla poco. Si tratta dello scapolare della Madonna del Carmelo, la cui storia si perde nella notte dei tempi.
Esso è indissolubilmente legato alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo (Madonna del Carmine o del Carmelo) e a molte sue apparizioni.
Raccontiamo questa storia a ritroso, per comprenderne meglio le origini e l’importanza che ha ancora oggi. Lo scapolare era, in origine, un mantello (tipo un poncho rettangolare, con un buco per la testa), che copriva, sia davanti che dietro, fino alle ginocchia, il vestito dei Monaci. Lo usavano per fare i lavori più umili.
Al Priore Carmelitano (oggi Santo) Simone Stock (1165c.a.-1265, Inghilterra), apparve la Vergine Maria, il 16 Luglio del 1251, che gli affidò questa promessa: “Prendi, figlio dilettissimo, prendi questo scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia Confraternita, privilegio a te e a tutti i Carmelitani. Chi morrà rivestito di questo abito non soffrirà il fuoco eterno; questo è un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza di pace e di patto sempiterno”.
Ma anche il 13 Ottobre del 1917, durante l’ultima manifestazione a Fatima, mentre le persone assistevano al miracolo del sole che sembrò addirittura precipitare, i tre pastorelli videro la Madonna, che apparve loro come la Vergine del Carmelo e, anche in quell’occasione, chiese che tutti potessero indossarlo. Per questo, ne consegnò uno a Lucia.
Inoltre, San Domenico, nel 1214, aveva avuto la stessa visione e lo stesso messaggio della Vergine Maria, che indicava lo scapolare come mezzo efficacissimo, insieme al Santo Rosario, per combattere il male e salvare il mondo intero dalla perdizione, nonché le anime dal Purgatorio. Si noti, poi, che l’ultima apparizione della Madonna a Bernadette (a Lourdes), avvenne il 16 Luglio del 1858, esattamente 600 anni dopo quella al Beato Stock.
Ma la storia della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo e dello scapolare è ancora più antica. L’ordine dei Carmelitani, infatti, di cui faceva parte il Priore Stock, era sorto sul monte Carmelo, in Israele, per volere del Profeta Elia (celebrato come Santo il 20 Luglio), 700 anni prima della venuta di Cristo.
Come la Bibbia narra, lo scapolare (l’abito/mantello) era indossato da Elia e dai suoi seguaci e con esso compivano prodigi e miracoli. Proprio Elia, sul monte Carmelo (questa l’origine dell’Ordine), aveva invocato per giorni il Signore, perché mandasse la pioggia e interrompesse la siccità che ormai perdurava, in quel luogo, da oltre 3 anni. Giunse, dunque, una gigantesca nuvola, a forma di piede, che porto la pioggia tanto attesa. La nuvola simboleggiava il piede della Vergine che schiaccia il demonio!
Oggi, lo scapolare del Carmelo è un oggetto benedetto, che consiste in un pezzo di stoffa, di panno di lana, nero o marrone, su cui sono applicate le immagini sacre. Si può appendere al collo, a mo’ di collana (abitino), e tenerlo con se. Si richiede, con la relativa preghiera di investitura, ai frati Carmelitani e, una volta indossato, ci pone sotto la diretta protezione della Vergine Maria e ci rende membri della famiglia Carmelitana.
Moltissimi sono stati i miracoli attribuiti allo scapolare nel corso dei secoli. Uno recentissimo parla di un bambino che, con la sua bicicletta, si era fermato ad un distributore di benzina, proprio nel momento in cui un incendio lo aveva fatto saltare in aria. Il bambino rimase illeso, ma gli si bruciarono tutti i vestiti, a parte lo scapolare che indossava.
Si racconta anche di diversi Santi (uno di questi fu San Giovanni Bosco, tanto per citarne uno) che indossavano lo scapolare, nel momento della loro sepoltura. Una volta riesumati, mostravano i vestiti deteriorati, tranne lo scapolare. Si pensa che anche Papa Giovanni Paolo II lo indossasse, nel momento del suo attentato.
Fior del Carmelo, vite fiorita, splendore del cielo, tu solamente sei Vergine e Madre.
Madre mite, pura nel cuore, ai figli tuoi sii propizia, stella del mare.
Ceppo di Jesse, che produce il fiore, a noi concedi di rimanere con te per sempre.
Giglio cresciuto tra alte spine, conserva pure le menti fragili e dona aiuto.
Forte armatura dei combattenti, la guerra infuria, poni a difesa lo scapolare.
Nell’incertezza dacci consiglio, nella sventura, dal cielo impetra consolazione.
Madre e Signora del tuo Carmelo, di quella gioia che ti rapisce sazia i cuori.
Oh chiave e porta del Paradiso, fa’ che giungiamo dove di gloria sei coronata. Amen.
Antonella Sanicanti
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