Scienziato di fama mondiale sostiene che la scienza non è in contrasto con la religione

Scienziato di fama mondiale sostiene che la scienza non sia in contrasto con la religioneWilliam Newsome, membro dell’Accademy of Science e direttore dell’Istituto di Neuroscienze della Stanford University, ha sostenuto in una recente intervista che scienza e fede non sono antitetiche e che le scoperte scientifiche non escludono in nessun modo l’esistenza di un Dio creatore. Parlando del suo rapporto con la fede il dottor Newsome spiega che i suoi genitori non lo hanno mai influenzato nelle scelte sebbene fossero degli ortodossi cristiani. Allo stesso modo non lo hanno mai ostacolato per il suo interesse per la scienza e lui, crescendo libero da condizionamenti è riuscito a trovare un equilibrio tra scienza e fede che oggi lo porta a sostenere la possibile coesistenza delle due cose.

Il Big Bang e l’evoluzione non sono in contrasto con l’idea di un Dio creatore

Tra le maggiori obiezioni alla coesistenza tra fede e scienza ci sono la teoria del Big Bang e quella dell’evoluzione darwiniana che contrastano apertamente con l’idea del creazionismo di stampo biblico. Se si è disposti però a ritenere la creazione di Adamo ed Eva come una parabola sull’inizio del nostro universo e della nostra razza è possibile anche inserire le due teorie come complementari all’idea di un Dio onnipotente e creatore.

Sulla teoria dell’inizio dell’universo con l’esplosione primordiale, il professor Newsome infatti dice che l’incompatibilità con la religione è una pista assolutamente falsa e strumentale. La teoria del Big Bang dice infatti: “Che il nostro universo non è esistito per sempre, che c’è stato un momento in cui è iniziato”, tesi che a suo avviso è: “Molto coerente con la nozione di creazione nelle prime storie della Genesi”. Anche sull’evoluzione Newsome è possibilista, contrastando con quei religiosi che sostengono l’incompatibilità di mutazioni casuali che hanno portato alla formazione della razza umana come opera di Dio. Quindi in conclusione sostiene che l’idea dell’incompatibilità è dovuta alle abitudini mentali dei religiosi e degli scienziati.

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