È spesso un vero e proprio pugno allo stomaco che ci mostra tutto il male legato a quel mondo, eppure c’è ancora chi pensa che la legalizzazione sia la strada giusta.
Il film-inchiesta del regista italiano Alberto D’Onofrio, è andato in onda in prima serata su Rai due.
“Giovani e droga”, racconta i drammi di ragazzi e ragazze diventati tossdico dipendenti a 14 anni e che ora stanno facendo un percorso di recupero nelle comunità. Una testimonianza molto importante e che denota coraggio da parte della tv pubblica, specialmente in un momento storico in cui il dibattito si è riacceso con la proposta referendaria e la relativa pretesa, di legalizzazione della cannabis.
Invece di liberalizzarla bisognerebbe lottarvi contro
Guardando i volti e le storie di quei ragazzi e ragazze si comprende però perché la droga faccia male sempre, e perché renderla libera e accessibile a tutti non è affatto una cosa buona. Al contrario, bisognerebbe lottare sempre di più affinché se ne limiti l’uso e la si faccia sparire per sempre dalla circolazione.
I ragazzi del documentario sono ospiti delle comunità di San Patrignano, della comunità La Torre del gruppo Ceis di Modena e dell’associazione Anglad di Roma. La loro storia comincia spesso dalle sofferenze personali, dai drammi familiari, e la droga molto spesso è arrivata davvero presto, a volte anche a 12 o 13 anni.
I drammi di tanti giovani che hanno toccato la droga
Un’età in cui di certo non si conosce in alcun modo qual è la rischiosità di quello che si sta facendo, ma lo si fa e basta. “In questo film non ho raccontato i tossicodipendenti come “zombi” ma come persone che si rendono conto degli errori che hanno fatto e che li hanno portati a vivere momenti drammatici durante la loro vita”, sono le parole del regista intervistato da Famiglia Cristiana.
Che spiega: “Ora stanno lavorando all’interno della propria anima per cercare di uscire per sempre da questo problema. Gli operatori sociali e le educatrici delle comunità hanno un ruolo fondamentale all’interno di questo percorso e diventano quasi una seconda famiglia, mentre i genitori dei tossicodipendenti cercano di dimenticare i propri sensi di colpa e di ricostruire un rapporto con i propri figli. Ringrazio le comunità, i protagonisti di questo film-inchiesta ed i loro genitori perché hanno avuto il coraggio di mostrarsi a volto scoperto”.
Le ricerche sull’eventualità della droga libera mostrano il dramma
Ancora peggiore sarebbe la situazione con la droga libera, e non sono solo le famiglie e le persone che hanno avuto a che fare con questo dramma a spiegarlo, ma gli stessi studi scientifici che hanno indagato il problema.
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Le ricerche sulla liberalizzazione delle droghe definite “leggere” spiegano infatti che purtroppo già ad oggi i consumi di cannabis rimangono in particolare elevati tra i giovanissimi. Ma che in caso di legalizzazione andrebbero a peggiorare ulteriormente e in maniera dolorosa.
Non è vero che i reati diminuirebbero, ma è tutto il contrario
Se infatti i favorevoli alla legalizzazione affermano che i reati diminuirebbero, il che sembra più che ovvio visto che verrebbe cancellata una fattispecie di reato, l’uso e il possesso di cannabis, studi americani rilevano come avverrebbe un aumento sia dei reati contro il patrimonio sia dei crimini violenti.
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La ricerca pubblicata sull’americano Journal of Criminal Justice rivela che per quanto non sia ancora possibile affermare gli effetti della legalizzazione della cannabis sui crimini, ma altresì mostra come, in caso di legalizzazione, non è affatto vero che le organizzazioni criminali verrebbero sconfitte, ma è proprio il contrario.
Chiediamo al Signore che faccia scomparire la piaga della droga
Tra le varie ragioni, ci sarebbe l’aumento parallelo del consumo di cocaina e di altre sostanze sintetiche definite “nuove sostanze psicoattive” in seguito alla legalizzazione della cannabis. In sostanza, si comincia con lo spinello e si finisce al resto, e non è un luogo comune ma una regola scientifica.
Insomma, se non bastassero le storie piene di dolore e di sofferenza dei tanti giovani vittime della droga ci sono anche i dati statistici che mostrano come una eventuale legalizzazione sarebbe un vero e proprio dramma anche dal punto di vista sociale, e della convivenza civile. Stupisce veramente che ancora oggi si continui a parlare di legalizzazione, e speriamo che presto tutto finisca ancora una volta in una bolla.
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Preghiamo il Signore che questa piaga sociale scompaia al più presto dal mondo e che non venga addirittura legalizzata e incrementata, a discapito dei più giovani e delle generazioni che verranno. Signore, risparmiaci da questo male e consola le tante vittime della droga che ancora oggi combattono e grazie a Te hanno finalmente trovato uno spiraglio di pace e di libertà.