Da settimane ormai si parla di Metaverso, il nuovo progetto che il fondatore di Facebook sta perseguendo. Un mondo virtuale, in cui però il rischio è ancora una volta quello di attaccare i fondamenti della società e della fede, come il matrimonio.
Nei giorni scorsi ha fatto molto discutere quello che è accaduto a una coppia proprio all’interno di questa realtà parallela che si vorrebbe diffondere.
Con il termine Metaverso si intende una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, in cui si è rappresentati attraverso il proprio avatar e dove si può entrare agendo come in una vita parallela. Da anni esistono questo genere di rappresentazioni, che sostanzialmente rappresentano dei videogiochi in cui con il proprio personaggio si compiono azioni più o meno realistiche.
Che cos’è il Metaverso
Nel Metaverso si punta a compiere azioni non solo realistiche ma anche reali, restando però in una modalità uguale a quella di un videogioco. Per reale si intende che hanno ricadute pratiche sulla propria vita. Ad esempio, sul lavoro, sul proprio conto in banca, sui divertimenti o gli hobbies più comuni, ma anche sui documenti civili che ci riguardano, o sulla gran parte delle nostre vicende quotidiane. Persino su quelle legate alla sfera affettiva e relazionale.
L’idea è stata rappresentata in molte narrazioni di fantascienza, alcune diventate anche negli ultimi anni dei film di successo. Negli ultimi mesi se ne è ricominciato a parlare quando il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, ha affermato di volere trasformare la propria piattaforma in qualcosa di simile, cominciando con il cambiare il nome della società di cui è presidente e amministratore delegato.
Così non solo curiosi e appassionati della tecnologia, ma anche le borse internazionali, gli investitori, gli analisti sociali ed economici di tutto il mondo hanno cominciato a fare attenzione su questa realtà del Metaverso. A cui già è possibile accedere acquistando dei costosi visori oculari che sono in grado di trasportare l’utente in questo mondo tridimensionale.
Cosa è accaduto di inquietante
E così subito ci sono stati degli utenti che hanno cominciato a investire denaro reale in attività che esistono solo all’interno del Metaverso. Per esempio, acquistando terreni e abitazioni virtuali, un qualcosa di sconcertante, se non fosse che queste persone vi vedono potenziali guadagni futuri. O sono talmente ricchi che non sanno come sperperare il proprio denaro.
Di recente però è accaduto anche un altro fatto all’interno di questo metaverso. Due americani, un uomo e una donna, Dave e Traci Gagnon, si sono addirittura sposati nel Metaverso, diventando così i primi due sposi ad aver svolto la cerimonia del proprio matrimonio all’interno di questa realtà virtuale. In sostanza, i loro avatar si sono sposati nel cloud.
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Dave e Traci hanno rispettivamente di 60 e 52 anni, e la coppia si è sposata con una cerimonia ibrida, dato che attualmente i matrimoni virtuali non sono legalmente validi. Per fortuna, aggiungiamo. Perché un fatto simile non è altro che l’ennesimo attacco e strumentalizzazione commerciale di un evento che ha a che fare con la sfera del sacro, come lo è il matrimonio. In questo caso, totalmente svilito riducendolo a una rappresentazione da videogioco.
I due sposi hanno sborsato circa trentamila euro
Gli avatar dell’uomo e della donna si sono scambiati le promesse e le fedi nel cloud. Davanti ad un pubblico di invitati anche loro, ovviamente, virtuali. Al fine però di vedere riconosciuta la legalità della cerimonia, i due sposi hanno fatto in parallelo una piccola cerimonia intima, con gli amici più cari, nel mondo reale. Trasmettendo una sorta di diretta streaming con gli altri invitati.
Nell’organizzazione del matrimonio, inoltre, i due hanno inviato foto di loro stessi e dell’arredo matrimoniale a una squadra che si è occupata della creazione online della cerimonia tramite un software apposito. “Sono stati in grado di prendere il mio abito da sposa e personalizzarlo, hanno preso la corona di fiori e me l’hanno messa sui capelli”, ha commentata entusiasta Traci ai giornalisti sbigottiti e increduli che facevano domande su quanto accaduto.
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Increduli non tanto per la stranezza della vicenda, visto che ormai giorno dopo giorno pare che la società si stia abituando a tutto. Ma per il fatto che i due sposi abbiano addirittura dovuto sborsare circa 30 mila dollari. Insomma, pezzo dopo pezzo la costruzione del transumano, l’uomo virtuale che non ha più bisogno della realtà e della concretezza del proprio corpo e del proprio essere umano, sta prendendo piede. Davvero è questo il futuro che vogliamo? Una domanda che dovrebbe essere retorica, ma che fa quasi paura.
