La notizia circolata in rete e sui media, del “nuovo” Superman, dovrebbe preoccupare e non poco, per delle motivazioni ben precise. La volontà di indottrinare i più piccoli a ideologie distorte e anti-umane è infatti palese e non si ferma di certo alla politica, anzi.
Il rischio, dopo lo sventato pericolo del Ddl Zan, è quello di abbassare la guardia contro certe derive.
Di sicuro, il fatto che il Senato della Repubblica abbia affossato quello che sembrava un vero e proprio pericolo non può che rasserenare coloro che vedevano con grande preoccupazione la deriva lgbt che le scuole del nostro Paese, le istituzioni, persino le leggi, rischiavano di imboccare.
La speranza che per un po’ ci sia tregua
Ora, giustamente, si spera che per un bel pezzo non se ne senta più di queste discussioni, visto che da mesi, in concomitanza con questo provvedimento, giornali e televisioni hanno riempito ogni dibattito con argomenti di cui, francamente, avremmo fatto a meno, e che sono piuttosto inesistenti nella vita reale di tanti che si svegliano la mattina per portare il pane a casa la sera, per la propria famiglia e i propri figli.
Tuttavia il rischio è si prenda sottogamba quella che è la propaganda e l’indottrinamento massiccio che i più giovani ricevono attraverso i prodotti culturali di cui fanno uso, dai principali social e piattaforme video fino ai cartoni animati, ai film, ai fumetti. Insomma, una realtà che va ben al di là di quanto decide la politica e che ogni giorno, subdolamente, si infila nelle case di tante famiglie e nelle menti dei loro figli.
Un esempio che deve farci profondamente riflettere
Quello del Superman omosessuale di cui si è parlato di recente ne è solo l’esempio più lampante e che deve farci riflettere. Il super eroe dei fumetti nato nei lontani anni ’40 del novecento, infatti, grazie alla pubblicazione di una delle più importanti case editrice di fumetti al mondo, la Dc Comics, si è presentato ai più giovani come omosessuale e amante di un giornalista con il ciuffo viola.
Insomma, il supereroe dal mantello rosso, conosciuto nelle sue vesti borgesi di Clark Kent, che grazie ai suoi poteri illimitati sventava ogni giorno le azioni del male, diventando in seguito protagonista di film, serie tv, cartoni animati, libri, spot, si è tutt’a un tratto piegato alla nuova dottrina lgbt, e qualcuno vorrebbe pure fare credere che non si tratta di un piano di indottrinamento ben orchestrato a tavolino.
Il modello di ogni bambino che voleva salvare il mondo
Essendo Superman il modello di ogni bambino che, non solo desiderava salvare il mondo, ma anche avere super-poteri, chi meglio di noi può fare passare il messaggio assolutamente centrale per la creazione del “nuovo mondo”, che non c’è distinzione tra i sessi e che le affettività vanno vissute in maniera del tutto arbitraria e slegata da ogni realtà biologica?
In sostanza, il “coming out day” in cui Superman diventa bisessuale e viene raffigurato mentre bacia un suo amico, un giornalista con i capelli rosa di nome Jay Nakamura, è il perfetto “Cavallo di Troia” con cui lavorare nella mente ancora indifesa dei più piccoli, per asservirli al loro progetto di dominazione, non solo delle menti, ma anche dei corpi, degli affetti, insomma della vita stessa, nonché del lor futuro.
L’ironia del giornalista come modello del pensiero unico
Divertente che la parte dell’amante di Superman sia incarnata proprio da un giornalista, quasi a volere umiliare quella categoria che ha nella sua ragione d’essere il ruolo di “watchdog”, cane da guardia del potere, ma non certo a sua difesa, ma di quella dei cittadini. A differenza di quanto oggi, in tutto il mondo ma in particolare in quello occidentale, accade sempre più, con i giornali che, in mano a editori privati e con interessi del tutto privati, non sono altro che il loro bollettino quotidiano mascherato di “imparzialità”.
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Ancora più ironico, poi, da chi combatte gli stereotipi creare il personaggio omosessuale con il ciuffo viola, da donna, a volere riprodurre ancora più marcatamente lo stereotipo dell’omosessuale conformato a modelli ben precisi. D’altronde, basta pensarci un attimo: che cos’è la causa lgbt se non la perpetuazione all’inverosimile di uno stereotipo, quello di genere, al punto da ricorrere addirittura alla chirurgia plastica per appartenere a un genere?
Ora che il Ddl Zan è bloccato, non bisogna abbassare la guardia
La domanda viene da sé: un uomo che si comporta in maniera femminile, e viceversa, sono così legati allo stereotipo di genere da volere cambiare la propria carta d’identità, il proprio pronome, addirittura il proprio organo genitale con un durissimo intervento chirurgico per la transizione di genere?
In ogni caso, la notizia di Superman omosessuale, ovviamente, è stata data all’unisono da tutta l’informazione internazionale in maniera trionfante. Dopo che, ovviamente, nelle puntate precedenti Superman si è già speso in cause come la lotta ai cambiamenti climatici, al respingimento dei rifugiati, o ad altre battaglie simbolo in cui si identifica una precisa parte politica. In sostanza, manca solo Superman con la tessera del partito.
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Battute a parte, il problema è serio ed è strettamente legato al futuro della nostra civiltà e nello specifico dei nostri figli. Non c’è solo la politica, anzi, oggi questa conta sempre meno. C’è chi fa politica fuori dai parlamenti, diffondendo ogni giorno il veleno di ideologie contro l’umano, specialmente non appena i genitori abbassino l’attenzione, ad esempio su quello che avviene dentro i telefonini dei propri figli.