Ha fatto il giro del web la lettera di un giovane convertito al cattolicesimo, in cui svela le ragioni della sua forte scelta.
La lettera aperta di un giovane ex-protestante brasiliano ha infatti toccato i cuori di molti partendo dalle motivazioni che lo hanno portato a fare questo passo. “Sì, sono diventato cattolico”, afferma nel titolo del suo post.
Il post del giovane brasiliano diventato virale in rete
Il suo nome è Caio Batista, un ragazzo di Rio de Janeiro che ha condiviso il suo pensiero più intimo e profondo sulla sua pagina di Facebook. Parole che in pochissimo tempo sono state condivise e postate da migliaia di utenti nel Paese ma anche nel resto del mondo.
In questa sono indicati con partecipazione e dettaglio i motivi della sua scelta. “Lo so, so che molti mi chiederanno: Ma Beppe, quale motivo?. Capisco che sia difficile per molti che mi conoscono capire questo cambiamento. Ecco perché ho fatto questo testo per rendere pubblico la mia decisione e dare i motivi (alcuni di essi) per la mia conversione”, debutta il giovane.
Il ragazzo spiega la sua scelta partendo dalla sua esperienza
Che mette subito le mani avanti. “Anticipo che questo testo non ha un obiettivo apologetico, non è per convertire protestanti e non dire chi è giusto o sbagliato, se vai a commentare spero che tu capisca che non è un’apertura per dibattiti, ma una spiegazione di ciò che mi ha riportato a casa, casa dolce casa, o come direbbe l’ex presbiteriano Scott Hahn Rome sweet Home. Allora andiamo ai fatti!”.
Il ragazzo infatti parte dalla sua esperienza di vita per arrivare alle motivazioni della sua adesione alla fede cattolica. “Nato e cresciuto in un mezzo evangelico ho sempre avuto una fede sincera in Cristo così come mi è stato tramandato da familiari che mi portavano nelle chiese fin da piccolo. Sono cresciuto amando Dio e la sua Parola, cosa che mi ha fatto studiare sempre più le Sacre Scritture“.
Tutto nasce con l’incontro nelle parole di Sant’Agostino
“Nell’adolescenza ho fatto un passo avanti nella fede e mi sono staccato dal mezzo Pentecostale, dove sono stato creato, e sono diventato presbiteriano. Ho amato la teologia riformata come non ho mai amato nessuna dottrina fino ad allora e ho approfondito in essa dove ho trovato un fermo rifugio per fede, come credevo. E ribadisco il mio affetto per tutti i fratelli che mi hanno accolto nella Chiesa presbiteriana delle Cascate di Macacu”, continua il ragazzo.
Tuttavia, in quello che sembrava un percorso lineare c’è stato un momento in cui le cose sono andate diversamente. “Nel processo di studio sulla riforma protestante mi sono imbattuto in citazioni di Calvino su Sant’Agostino, che ha suscitato la mia curiosità di studiare i suoi scritti. Così sono andato a leggere cosa ha scritto il Dottore della Grazia e della Salvezza”.
La teologia cattolica era diametralmente diversa da quella di Calvino
A quel punto tutto cambia. “Mi sono imbattuto in qualcosa che mi ha spaventato, anche se Calvino citava Sant’Agostino 420 volte (circa) nelle istituzioni, la teologia della Grazia/Salvezza di Agostino era diametralmente diversa da quella che Calvino predicava, essendo questi tagli e applicazioni mal fatti di quella, il che mi ha suscitato la curiosità sulla soteriologia agostiniana, poiché era molto più coerente e coerente di quella di Calvino e mi ha fatto studiare di più su questo”.
Insomma, quelle parole hanno aperto nel suo cuore un viatico verso il cattolicesimo, incuriosendolo e facendolo andare oltre, fino al punto di cambiare radicalmente la sua vita e il suo punto di vista sulle cose. “Parlando con gli amici cattolici ho sentito che Sant’Agostino ha contribuito molto alla dottrina della Grazia nel Cattolicesimo e sono andato a controllare, andando alle fonti. Infatti Proprio così. La Chiesa cattolica, falsamente accusata di aver insegnato la salvezza per opere, è quella che si è avvicinata di più alla teologia della Grazia di Sant’Agostino. Il che mi ha portato a un secondo passo…”.
Un percorso che passo passo viene approfondito e viene alla luce
Insomma, un percorso che passo passo viene approfondito e viene alla luce. “Avevo già i miei interrogativi sulla Sola Fide di Lutero, e più leggevo le Scritture più lontano da questo restavo, fino al giorno in cui ho scoperto curiosamente che Lutero aveva problemi con il libro di Giacomo nel Nuovo Testamento e lo ha chiamato da Libro di Paglia. Ebbene, sono andato a leggere Giacomo attentamente, e ho scoperto il motivo del rancio di Lutero con questo libro canonico”.
Si tratta di un motivo che ha lasciato molti a bocca aperta, in modo particolare, si immagina, tra quanti lo conoscevano prima della sua conversione. Il giovane, per spiegarlo, ha utilizzato dei versetti biblici, il primo dei quali è Giacomo 2:24. “Vedete che l’uomo è giustificato dalle opere e non solo dalla fede”. “Fu allora che scoprii che l’unico posto della Bibbia che stivava solo e fede nella stessa frase era per negarla! Non potevo continuare a sostenere questa teoria di Lutero contrapponendo le Scritture”.
Da quel momento le cose mutarono completamente
Da quel momento le cose mutarono quindi completamente, e la sua visione sul cattolicesimo venne approfondita. “Fu allora che iniziai a leggere il Concilio di Trento (contro riforma) e capii che la teologia della giustificazione cattolica era quello che più si avvicinava alle Sacre Scritture”, spiega. Per giungere al secondo passo.
“Il secondo passo è stato quello di mettere in discussione la Sola Scriptura, e per farlo non c’è nulla di più coerente che chiedere “Dov’è la Sola Scriptura nella Bibbia?“. Se la teoria di Lutero era che le Scritture sono l’unica regola di fede e pratica, quindi niente più giusto che cercare dove lo dice la Bibbia Beh, la Bibbia non lo dice!”.
La domanda del ragazzo che invita tutti ad approfondire e rispondere
L’invito quindi è ad approfondire questi due passi biblici e poi domandarsi apertamente che cose se ne trae. “Leggi te stesso e rispondimi sinceramente, dove in questi testi dice che le Scritture sono l’UNICA regola di fede e pratica? Essendo che questi stessi testi si riferiscono alle Scritture del Vecchio Testamento, poiché all’epoca in cui furono scritti il Canon del NT non era ancora formato”. Da lì, un ulteriore passo.
“Sono andato a dare una ricerca sui Concili ecumenici nella storia della Chiesa che hanno definito il Canon Biblico del Nuovo e Vecchio Testamento. Tra questi abbiamo il Concilio Regionale più antico che è il Sinodo di Cartagine 28 agosto 397 d.C. E dopo di lui abbiamo il Concilio ecumenico di Firenze 25 luglio 1431. d.C. Entrambi i Concili si sono svolti prima della riforma protestante e entrambi i Concili hanno definito il Canon Biblico compresi i 7 libri Deuterocanonici del Vecchio Testamento, che oggi non abbiamo più nella Bibbia protestante perché sono stati lasciati da parte dopo la riforma”.
Le parole dell’Apostolo Paolo che lo hanno toccato nel suo cuore
“Ma al Concilio post riforma di Trento (1546) questi libri vengono riaffermati come canonici, confutando così l’idea che la Chiesa cattolica abbia aggiunto libri alla Bibbia dopo la riforma. Un’altra bugia smascherata! Per finire per sempre con la teoria di Suola Scriptura ho solo bisogno di altri due testi biblici: 2 Tessalonicesi 2:15: “Perciò, fratelli, restate saldi; conservate le tradizioni che vi insegniamo oralmente o per iscritto”.
Un testo in cui, spiega il giovane, “l’Apostolo Paolo afferma di avere due fonti di Tradizione da preservare. Le epistole e la tradizione orale, riaffermando la dottrina cattolica della Tradizione Apostolica orale e scritta. E per completare il treppiede della Fede Cattolica Paolo continua: 1 Timoteo 3:15: “Tuttavia, se tardo, saprai come procedere nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente: colonna e sostentamento della verità”.
Paolo riafferma l’autorità della Chiesa come Colonna della Verità
Qui, infatti, “Paolo riafferma l’autorità della Chiesa come Colonna e Sostentacolo della Verità, responsabile di custodire le tradizioni che gli apostoli hanno ricevuto dal Cristo stesso. Questo è il Sacro Magistero della Chiesa! Da questo il mio cuore ha pesato, poiché le fondamenta della mia fede protestante erano distrutte. E non mi è rimasta altra scelta se non rompere l’orgoglio e studiare i Dogmi Cattolici che avevo una certa resistenza”.
Insomma, una scoperta che ha cambiato nel profondo la sua fede e la sua vita. “Ecco dove sulla base delle Sacre Scritture sono stato schiacciato dalle verità della fede Apostolica”, chiosa il ragazzo. Per una semplice ragione. “Il punto cruciale per diffondere ogni dubbio è la certezza che avrei ricevuto Cristo davvero e interamente nella Santa Eucaristia, il suo Corpo e il suo Sangue mi hanno attirato in modo irresistibile”.
I passi biblici che perciò vengono elencati nel post sono molti, e vale la pena approfondirli per entrare al meglio nel senso profondo del suo messaggio. Di cui, tuttavia, emerge con forza il nocciolo principale. “Non avrò modo di punteggiare tutto perché non ci starebbe nel testo. Ma una cosa ho scoperto, tutti i Dogmi e le Dottrine Cattoliche sono fondati sulle Sacre Scritture. E attraverso un processo di molta preghiera e studio non potevo essere disonesto con me stesso e con la chiesa che frequentavo e ho dovuto prendere la decisione. Non è stato facile, non è facile e non sarà facile. Una cosa però il nostro Maestro ci ha insegnato: Prendi la tua Croce e seguimi (Matteo 16:24)”
Giovanni Bernardi