Scoperto il vero volto di Gesù Cristo: la ricostruzione è davvero suggestiva

Com’è davvero il volto di Gesù Cristo? Arriva una ricostruzione davvero sorprendente che lascia esterrefatti per tanti motivi. 

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L’innovativa ricostruzione del vero volto di Gesù a partire dalla Sindone – lalucedimaria.it

I fedeli di tutto il mondo hanno sempre avuto il profondo desiderio di conoscere il vero volto di Gesù Cristo. Sapere quali sono i suoi effettivi tratti somatici è qualcosa che suscita molto interesse e curiosità anche se prescinde dalla fede.

Un’idea di come possa essere la si ha soprattutto osservando la Sacra Sindone conservata a Torino. Il sacro lenzuolo custodito nel Duomo della città piemontese è da sempre stato avvolto nel mistero e la scienza ha cercato di svelarne molti segreti.

Proprio a partire dalla Sindone, il sudario in cui è impressa con il sangue l’immagine del corpo e del volto di un uomo crocifisso che la Chiesa identifica con Nostro Signore Gesù Cristo e che la scienza osserva stupefatta per i vari elementi che hanno del prodigioso, ha avuto luogo una scoperta interessante. 

La ricostruzione del vero volto di Gesù Cristo: emozionante

Sulla Sindone si susseguono gli studi e nonostante le controversie sull’autenticità rimane un oggetto che desta l’attenzione degli scienziati. Se negli anni ’80 del secolo scorso era stato messo in discussione che fosse il sudario che ha avvolto Gesù crocifisso, recentemente sono emerse nuove prove a conferma del fatto che sia autentico.

Oltre al telo sindonico altri teli mostrano l’immagine di Gesù e sono oggetto di venerazione approvato dalla Chiesa: dal sudario di Oviedo in Spagna al telo di Manoppello in provincia di Pescara i tratti somatici sono sempre corrispondenti alla Sindone.

Di recente anche il mondo laico è tornato ad occcuparsi di delineare la vera immagine di Gesù e lo ha fatto non con analisi su teli sacri, ma con l’uso dell’Intelligenza artificiale. È così che il quotidiano britannico Daily Star ha usato l’AI per operare una ricostruzione del volto del Signore partendo dall’immagine sindonica.

L’immagine di Gesù e il suo fascino suggestivo

L’immagine impressa della Sindone è stata dunque ricostruita in modo tridimensionale con l’AI. Il risultato è altamente suggestivo. Capelli lunghi, barba e viso scavato, le ferite ricevute durante la Passione e la crocifissione si possono notare. 

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Il volto di Gesù ricostruito dall’AI – Instagra,@dailystar – llaucedimaria.it

Il volto mostra i segni della sofferenza, ma ha un’aria composta e serena, maestosa e imponente senza essere eccessiva. Lo sguardo è profondo e arriva all’animo dell’osservatore in modo penetrante. L’AI Midjouney ha realizzato una simulazione ben fatta e che rimane attinente ai tratti somatici del sacro lino di Torino.

Riprende peraltro le moltissime raffigurazioni dell’iconografia classica presentando un volto di Gesù che potrebbe essere abbastanza verosimile. Nel 2002 era stata fatta un’altra ricostruzione digitale abbastanza diversa da questa.

I tratti del volto in quel caso erano più pronunciati e il colore della pelle olivastro. Il viso di Gesù prodotto dall’AI del Daily Star invece ha la carnagione ben più chiara e sembra più simile anche ad un’altra celebre raffigurazione del volto del Signore.

Si tratta del dipinto realizzato su indicazione di Santa Faustina Kowalska che si trova a Vilnius in Lituania. A dipingere Gesù misericordioso a figura intera, con i raggi simbolo di sangue ed acqua che si diffondono era stato il pittore Eugeniusz Kazimirowski.

Meno famoso del più conosciuto Gesù misericordioso dei Adolf Ayla e conservato al Santuario della Divina MIsericordia Lagiewniki di Cracovia, entrambi hanno tratti riscontrabili anche in quest’ultima straordinaria ricostruzione all’avanguardia che continuerà a suscitare emozione.

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