“Non si preoccupino di far ragionamenti, ma gli espongano semplicemente i loro bisogni”. E’ Santa Teresa d’Avila che invita alla presenza della Santissima Trinità.
Teresa d’Avila (1515-1582, Spagna) nacque al tempo della Riforma Protestante, proclamata da Lutero. Nacque, dunque, mentre la Chiesa era disorientata e anche corrotta.
Dagli scritti di Santa Teresa d’Avila sulla Santissima Trinità
“Come ho detto, invece, s’immaginino di essere alla presenza di Gesù Cristo, gli parlino e godano di star con lui, senza affaticare l’intelletto. Non si preoccupino di far ragionamenti, ma gli espongano semplicemente i loro bisogni, umiliandosi nella considerazione di quanto siano indegni di stare alla sua presenza“.
Santa Teresa d’Avila ci invita a renderci conto della nostra piccolezza, di fronte alla grandiosità della Ss. Trinità e alla maestà del Creatore nostro, a cui possiamo dire e affidare ogni cosa.
Santa Teresa d’Avila: la forza delle sue parole
Come Suora Carmelitana si propose di essere una sposa fedele per Cristo. Arrivò addirittura a riformare l’Ordine a cui apparteneva. Volle che le sue Consorelle dessero l’esempio di come bisognava agire e pregare “con gli occhi fissi sui bisogni della Chiesa” e, nel contempo, sul Crocifisso.
I suoi progetti, però, sembrarono troppo innovativi, agli occhi di coloro che avrebbero dovuto assecondarli. Furono pertanto ostacolati e contestati per anni. Santa Teresa non si arrese mai: voleva (sostenuta anche da colui che sarebbe diventato San Giovanni della Croce) spostare il focus dalla vita eremita a quella apostolica, pur rimanendo nella contemplazione -in parole molto semplici.
I Carmelitani si divisero in due grandi tronconi: i Carmelitani Calzati (fedeli all’Ordine originario, risalente al Profeta Elia) e i Carmelitani Scalzi o Teresiani, con una Regola completamente aggiornata. Santa Teresa d’Avila è oggi Dottore della Chiesa e Patrona degli scrittori cattolici. Si celebra il 15 Ottobre.
Antonella Sanicanti