Se perdi un oggetto, rivolgiti a Sant’Antonio: il suo aiuto è infallibile

A chi non è capitato di smarrire un oggetto a cui si è affezionati o di particolare utilità? Ebbene: non perdiamo la speranza, Sant’Antonio ci viene in soccorso.

Tantissime sono le tradizioni e i miracoli a lui legati, da quelli che lo hanno annoverato fra la gloria dei santi di Dio, fio a quelli più vicini a noi, racchiusi nelle famosissime “13 grazie al giorno” che il santo concede a chi lo invoca con fede retta e salda.

Rivolgersi a Sant'Antonio in caso di smarrimenti
Se hai perso qualcosa, chiedi a Sant’Antonio – lalucedimaria.it

Ci sono, però, alcune particolarità che si affiancano ai Santi, siano essi famosi o meno. E anche Sant’Antonio ne presenta una che, forse, in pochissimi conoscono. Vediamo insieme di quale si tratta e perché è così importante.

Sant’Antonio, in questo giorno fammi una grazia”: questa è una delle preghiere che, ogni giorno, e ancora di più oggi 13 giugno, vengono ripetute dai fedeli devoti a questo Santo. Chi non conosce Antonio da Padova? Praticamente nessuno, perché lui rientra a far parte di quella schiera di Santi “più famosi” (se così possono essere definiti) rispetto ad altri. Come Padre Pio, San Francesco…anche sant’Antonio, anzi forse lui un po’ di più.

Una particolarità speciale di Sant’Antonio

In ogni parte del mondo c’è una piccola statua, icona o una chiesa intitolata a Sant’Antonio da Padova, il santo nato in Portogallo ma morto in Italia. Lo dicevamo all’inizio: 13 grazie al giorno. Sì, sono quelle che Sant’Antonio concede ogni giorno. Il numero non è casuale: si rifà, ovviamente, al giorno della sua salita al cielo.

Sono tantissimi i miracoli e le grazie che lui concede per volere di Dio Padre, ma ci sono alcune particolarità che sono davvero in pochi a conoscere. Sapevi che Sant’Antonio è il Patrono degli oggetti smarriti? Ebbene sì: quante volte in casa, in ufficio o in qualunque luogo frequentiamo, ci troviamo a cercare qualcosa che non troviamo. Abbiamo mai pensato di invocare un Santo per aiutarci nella ricerca?

Oggi lo abbiamo: è proprio Sant’Antonio. Ma come si è arrivati a questo binomio così inscindibile? A raccontarlo è un sacerdote, padre Simon Esshaki di San Diego, in California, come cita anche Churchpop: “Ogni volta che ho chiesto a Sant’Antonio di pregare affinché ritrovassi qualcosa che avevo perso, ho sempre ritrovato ciò che cercavo”.

Se hai perso qualcosa, chiedi a Sant'Antonio
Sant’Antonio – photo web source

E fin qui, potrebbe sembrarci una semplice invocazione di una persona che è intenta a cercare qualcosa e, per trovarla chiede aiuto ai santi. Ma il sacerdote ha deciso di spiegare come è arrivato a questa conclusione: “Una volta un frate aveva rubato un oggetto caro a Sant’Antonio. Era un Breviario o una Bibbia in cui aveva davvero tanti appunti. Era molto legato a questo testo” – inizia a spiegare il sacerdote.

Sant’Antonio subisce un furto, ma non si arrende

La forza della fede del Santo non si sono perse davanti a quella situazione spiacevole:Sant’Antonio ha pregato affinché il libro gli fosse restituito. Attraverso le sue preghiere, il frate non solo ha riportato indietro il libro, ma ha avuto anche una conversione del cuore. Si è pentito del suo furto” – ha detto ancora Padre Simon.

Pregare non solo per trovare oggetti smarriti, ma anche perché i tanti che si sono smarriti o si sono allontanati dalla fede, ritornino al Signore: “Ecco perché chiediamo a Sant’Antonio di pregare per le cose che sono perdute. In realtà dovremmo chiedergli di pregare anche per le persone che si perdono. Tanti sono tornati alla fede grazie all’insegnamento e alle preghiere di Sant’Antonio. Quindi chiediamogli di pregare affinché tutti coloro che si sono perduti ritornino al Signore” – conclude il sacerdote.

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