Secondo di Asti (II secolo d.C., Piemonte) deve essere ben distinto da altri due Santi suoi conterranei: San Secondo di Salussola e San Secondo di Pinerolo.
Visitando le prigioni della sua città (da uomo buono e caritatevole qual era) aveva conosciuto Calogero di Brescia (oggi Santo), che lo aveva istruito al cristianesimo.
Quando il Prefetto Sapricio, collaboratore dall’Imperatore Adriano, arrivò ad Asti, dunque, lui corse a domandargli il perché di quella incarcerazione, a suo parere ingiusta.
Scoprì, così, che Calogero era stato considerato reo di aver insegnato al popolo il disprezzo per i beni materiali!
San Secondo di Asti conobbe anche Faustino e Giovita
Secondo, che cominciava a capire come funzionavano le “cose di Dio” e quanto fosse dura la persecuzione per i seguaci di Cristo, raggiunse Milano. Li conobbe i fratelli Faustino e Giovita, presbitero e diacono (oggi Santi), rispettivamente.
Si fece battezzare da Faustino, si cibò dell’Eucarestia e ripartì, alla volta di Tortona.
In quel luogo, lo aspettava un altro personaggio perseguitato, imprigionato, e oggi Santo e Martire: il Vescovo Marciano. Secondo gli portò una particola consacrata, consegnatagli da Faustino.
Quando il Vescovo Marciano venne giustiziato -da li a poco- per essersi rifiutato di tornare alla religione pagana, Secondo si occupò della sepoltura del suo corpo.
Il Prefetto Sapricio, allora, considerando ciò un affronto, lo convocò per chiedergli spiegazioni in merito. Secondo non si presentò; dopo diversi richiami, dunque, fu arrestato.
Questo segnò l’inizio del suo martirio, come, del resto, gli era stato predetto sia da Calogero che da Marciano. Dopo tante torture, fu giustiziato il 29 Marzo, ma la Chiesa lo ricorda il 30.
San Secondo di Asti, oggi, è il Patrono della Diocesi della città piemontese. Li, dove sono conservate le sue reliquie, è celebrato il primo martedì di Maggio.
Antonella Sanicanti
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