Alcune giovani madri lombarde hanno protestato contro la direzione della scuola elementare di Mocassina dopo l’approdo nelle classi dei figli della “Strega sincretica interculturale” Romilda. La donna, infatti, avrebbe tenuto una lezione sulla magia invocando spiriti e narrando storie sull’amore universale inter-specie (con animali come protagonisti) per poi dare uno strano infuso ai bambini e regalare loro un amuleto da tenere sotto il cuscino. Chiaramente si tratta di uno spettacolo per bambini in cui la magia o lo spiritismo centra poco o nulla, ma le madri dei bambini si sono allarmate quando hanno visto che la scuola ha dato il permesso per una simile “lezione” senza informarle.
A denunciare l’accaduto attraverso il sito d’informazione cristiana ‘La nuova bussola quotidiana‘ è stata una delle madri, la quale però ha preferito rimanere anonima. La donna ha spiegato al sito i motivi che hanno portato i genitori a contestare il comportamento dell’istituto: “Lunedì 26 febbraio Parenzan è entrata nella prima elementare frequentata da mio figlio all’insaputa di tutti i genitori. Lo abbiamo scoperto dai nostri figli”. Insomma i genitori gradivano essere informati prima di far partecipare i bambini ad uno spettacolo di questo genere.
Se ciò non bastasse, la sedicente strega ha persino dato degli amuleti ai bambini invitandoli a tenere il segreto con i genitori per far si che i loro desideri si avverassero: “La strega aveva detto loro di soffiare sull’amuleto, di metterlo sotto il cuscino e di esprimere un desiderio non materiale senza raccontare nulla ai genitori, solo così si sarebbe avverato tre giorni dopo”. La donna esprime tutta la sua indignazione per un’estranea che in un contesto scolastico insegna a dei bambini a mantenere dei segreti con i genitori: “La gravità di un episodio come questo, in cui una signora si permette di insegnare ai bambini a mantenere i segreti con questi ricatti: abituarli a tacere con le famiglie su quanto accade loro è fare il gioco di chi vuole il male dei piccoli”.
Ultima ragione d’indignazione è stata la somministrazione di “strane sostanze” ai piccoli durante la visita in classe. Chiaramente non si trattava di nulla di nocivo (anche perché i piccoli non hanno presentato malesseri particolari) ma la donna protesta poiché la scuola non permette agli alunni di portare alcuna bevanda che non sia sigillata: “Ci proibiscono di portare a scuola qualsiasi cosa che non sia sigillata e questa donna ha dato da bere e da mangiare cibo e bevande contenute in un termos ai nostri piccoli. È una cosa grave e contraria alle norme Asl”.
Luca Scapatello
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