La tendenza del momento che registra un sempre maggiore gradimento e si rivela un valido sostegno anche nella vita di fede, come insegnano molti santi.
Dall’arredamento al modo di presentarsi: da un po’ di tempo ormai si è sviluppata una tendenza ad uno stile minimalista che si diffonde sempre di più. Le case hanno abbandonato il gusto ridondante del passato e si definiscono attraverso un arredo contemporaneo improntato ad elementi semplici e lineari.
Se la ricerca dell’essenzialità e della funzionalità è presente negli ambienti di casa, anche nel modo di presentarsi lo stile minimal va molto. La semplicità piace e appare liberante. L’aspetto estetico riflette un atteggiamento interiore.
La tendenza allo stile minimalista viene dall’Asia e spesso è espressione di filosofie orientali. Ma anche in ambito cristiano puntare all’essenziale è un orientamento che la dottrina della Chiesa ci insegna come si vede anche dalla storia dei molti santi.
Molti santi hanno condotto uno stile di vita minimalista. Tutti coloro che hanno raggiunto le vette della santità hanno sempre puntato a ciò che davvero conta lasciando da parte orpelli e cose superflue.
Vivere del necessario aiuta a volgere lo sguardo più liberamente verso il Cielo. Se la tendenza minimalista ha come motto il “less is more”, ovvero che meno cose si hanno addosso o in casa è meglio, questo orientamento esclusivamente estetico si può applicare anche all’ambito spirituale.
L’anima viene appesantita e si perde la giusta rotta se il pensiero è rivolto a tanti elementi che non sono essenziali. Molte cose materiali diventano degli idoli e si perde l’attenzione da ciò che veramente ha importanza.
Andare all’essenziale aiuta concretamente nella vita di fede. Certamente si ha bisogno anche di ciò che è materiale: siamo anime incarnate per cui è ovvio che anche ciò che non è strettamente funzionale ha la sua importanza.
Ciò che attiene all’ambito puramente decorativo, ad esempio, non avendo una funzionalità, potrebbe sembrare in quest’ottica superfluo e da eliminare. Non è così per tutto: la bellezza che si esprime anche attraverso oggetti non strettamente pratici è comunque importante per esprimere e manifestare ciò che si ha nel cuore.
Liberarsi quindi dall’avere molto e tantomeno dall’accumulare beni materiali è un passo che porta a svuotarsi del superfluo anche a livello interiore. È risaputo infatti che, anche per quanto riguarda l’aspetto psicologico, fare periodicamente operazioni di decluttering in casa, cioè eliminare oggetti non in uso e che occupano spazio inutilmente, dona tanti benefici.
Il consumismo infatti è un elemento che si inserisce all’interno di una battaglia spirituale da cui nel mondo di oggi è quasi impossibile non essere tentati. Esempi di santi come San Francesco d’Assisi ci mostrano una spoliazione totale che è andata di pari passo con una ricerca di umiltà enorme.
Non bisogna necessariamente vivere in condizioni ascetiche e rinunciare alle comodità più basilari o alla bellezza anche di piccole cose superflue, ma è importante liberarsi dall’attaccamento alle cose e alla volontà di apparire.
Questo ha come conseguenza adottare uno stile minimal, desiderare cose semplici e non ricercare il lusso sfrenato o uno status di opulenza. Chiedersi se si ha davvero bisogno di qualcosa di materiale, che sia un oggetto che si ha in casa o un capo di abbigliamento è un primo passo in questa direzione.
Uno stile di vita minimalista va di pari passo al mantenimento dell’ordine in casa e nel proprio aspetto fisico. Che l’ordine esteriore sia fondamentale per proseguire bene nel proprio cammino di fede. San Bernardo di Chiaravalle diceva “Conservate l’ordine e l’ordine vi conserverà” in riferimento a come con l’ordine si evita di distogliere il pensiero dal vero bene.
Fortemente esplicativo san Francesco di Sales sosteneva che “il disordine esteriore è segno di disordine interiore“. La pensava in modo simile anche sant’Ireneo di Lione, che diceva “Dove c’è dell’ordine c’è armonia. Dove c’è dell’armonia c’è tempo per tutto. Dove c’è del tempo c’è stato del beneficio“.
Anche san Gregorio di Nissa fa riferimento a questo importantissimo elemento sostenendo che “Quando la vita è guidata da Cristo nel rispetto dell’ordine e della giustizia, allora l’armonia si installa tra l’uomo esteriore e l’uomo interiore”.
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