Nei momenti di crisi come quello attuale sono sempre più le persone che, per combattere il loro stato di incertezza, si rivolgono ad esempio all’astrologia. Ma su questo la Chiesa cattolica è assolutamente chiara.
Bisogna infatti riaffermare nuovamente la verità di fronte a un male che ancora oggi purtroppo fa cadere tante persone nella sua tela fatta di illusioni e false speranze.
I numeri riguardo a quanti italiani ogni anno si rivolgono al mercato dell’astrologia sono a dir poco impietosi. Si parla di tredici milioni di italiani che, in diverse forme, si “rivolgono” alle stelle chiedendo loro di indovinare il proprio futuro. L’offerta viene loro incontro proprio per la ragione che si tratta di un mercato che in un certo senso non conosce crisi.
Nell’incertezza i più grandi rischi
Al contrario, più si vive una situazione di incertezza e difficoltà materiale, più si tende ad aggrapparsi a qualunque cosa pur di avere una illusione che nasconda i problemi sotto il tappeto. Con la crisi dovuta alla pandemia, questa insicurezza sul futuro è cresciuta di giorno in giorno, e così anche chi finisce preda di queste divinazioni perverse.
Anche solamente, ad esempio, negli oroscopi. Nella ricerca spasmodica del lavoro perduto, o dei drammi giunti all’improvviso nella propria vita, molti aprono i quotidiani alla ricerca dell’oroscopo, che ancora incredibilmente viene inserito tra le notizie del giorno. Si “esorcizza” in questo modo la paura per il futuro, cercando una rassicurazione.
E poi, oltre al lavoro, ci sono le questioni di amore o di salute, e molto altro. Si tratta di numeri che la Chiesa non dovrebbe prendere sottogamba, scrive l’agenzia dei vescovi italiani Sir, perché mostrano una ricerca di senso che è stata in qualche modo troncata, interrotta, e che non trova risposte nelle istituzioni che sono adibite a dare appunto questo senso alla vita dei cittadini. Ovvero nella Chiesa, nelle diocesi o nelle parrocchie, nei sacerdoti, nelle famiglie e nella vita di fede vissuta nel quotidiano.
Affidarsi a maghi e santoni è un vero rischio
Cercare sicurezza e speranza è infatti legittimo, affidarsi a maghi, santoni o astrologhi è invece un vero e proprio “abominio”, in certi casi preso alla leggera ma in altri che sfocia in veri e propri drammi. Non si può pensare di cercare la stabilità umana sul nulla. Gli oroscopi sono qualcosa che deriva dall’astrologia antica, in cui si osservava il cielo sperando di trovare dei messaggi riguardo a eventi sociali, relazionali, climatici, o anche bellici.
Predizioni che venivano cercate quindi negli aspetti personali della propria vita e in quelli collettivi e comunitari. Ma oggi è chiaro a tutti che avere una prospettiva sulla propria vita o su quella della comunità in cui si appartiene è possibile analizzando una serie di dati e di fattori concomitanti, e non guardando le stelle. Si capiscono i rischi per la propria salute facendo le analisi del sangue, i risultati delle prossime elezioni facendo sondaggi tra i cittadini elettori.
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Tutto quanto riguarda la astrologia è quindi evidentemente un inganno, e tutti lo capiscono ma non tutti vogliono veramente crederci. Poi ci sono casi in cui l’astrologia incontra il gioco d’azzardo, e quel punto i rischi diventano ancora più concreti. La Chiesa dal suo canto condanna l’astrologia fin da tempi antichi, addirittura dal Concilio di Toledo che cominciò nel 400 d.C.
Cosa dissero i padri della Chiesa a riguardo
In questo si affermò: “Se qualcuno pensa che si deve credere all’astrologia, sia anatema”. Il riferimento era alla convinzione che le azioni umane fossero frutto della volontà degli astri, e in questo modo si veniva a negare totalmente la libertà dell’uomo. “Bisogna riconoscere che quando gli astrologi dicono il vero, ciò avviene sotto una suggestione occultissima che le anime umane subiscono senza saperlo”, diceva invece Sant’Agostino.
“Siccome ciò avviene allo scopo d’ingannare gli uomini, è opera di spiriti immondi e seduttori, ai quali è permesso di conoscere alcuni dati veri sulle cose temporali”, aggiungeva. Di conseguenza, è chiaro che ogni cristiano deve guardarsi al meglio da astrologi e da quanti esercitano arti divinatorie, ancora più se accade che questi predicono il vero, spiegava Agostino.
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“Affinché la sua anima non venga irretita da essi mediante il commercio con i demoni, in un’intesa con questi”. Al di là del fatto che è invece risaputo che i corpi celesti abbiano un influsso sulla natura, e altresì sull’umore, insieme ad altri fattori metereologici, o persino sul parto o sulla semina nei campi.
Le parole chiare del Catechismo della Chiesa cattolica
Tuttavia, è evidente che non possono invece “esercitare un influsso diretto sull’intelletto e la volontà”, perché Dio ha dato all’uomo la facoltà di giudizio e di riflessione sulle proprie azioni, e quindi anche quella di contrastare o di respingere le passioni che vengono da dentro. Cosa che sarebbe impossibile se fossero gli astri a determinare le proprie azioni.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica su questo punto è inoltre assolutamente chiaro. La condanna all’astrologia, e a tutto ciò che va in contrasto con il riconoscimento dell’assoluto dominio di Dio sulla vita degli uomini, è netta. “Tutte le forme di divinazione sono da respingere”, dice il Catechismo.
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Tra queste, vi sono “la consultazione degli oroscopi, l’astrologia, la chiromanzia, l’interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium occultano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione con l’onore e il rispetto, congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo” (CCC 2116).
