Un momento di importanza fondamentale della storia cristiana, è infatti riapparso al giorno d’oggi. Lo straordinario recupero da parte di un sub, in fondo al mare al largo di Israele, ha lasciato studiosi e appassionati letteralmente a bocca aperta.
Il reperto ritrovato in maniera straordinaria attualmente si trova al Dipartimento per i tesori nazionali, dove è stato portato per essere conservato.
Rappresenta il simbolo di una stagione di lotte radicali che ha caratterizzato un’intera epoca.
Un sub ha infatti ritrovato la spada di un cavaliere crociato, lunga un metro e risale a ben novecento anni fa, che si trovava sui fondali del mare ricoperta di conchiglie e sabbia, che era ormai praticamente diventata pietra, tutt’uno con il reperto. Il sale del mare era come se si fosse trasformato in pietre preziose che ormai si trovavano appiccicate sopra il ferro, quasi a coprirlo.
Si tratta quindi di un reliquia vera e propria, che un tempo fu utilizzata per difesa o per attacco, e forse avrà anche colpito qualcuno ferendolo a morte, nelle guerre che oltre novecento anni fa segnavano questa zona, come peraltro accade ancora oggi. Ma sotto spoglie mascherate, ad esempio, di “democrazia”.
A ritrovare questo straordinario reperto è stato un sommozzatore israeliano al largo del monte Carmelo, verso il nord e il Libano. Subito gli archeologi sono stati concordi nell’affermare che questo risale ai tempi dei crociati. L’uomo che lo ha ritrovato si chiama Shlomi Katzin, e in quel momento era sceso sott’acqua in cerca di metalli, ancore e resti di navi.
La spada, lunga un metro, è emersa dalla sabbia a causa delle correnti più forti in questa stagione che porta le prime tempeste autunnali. Così l’uomo l’ha subito portata con sé. Ora gli studiosi, però, non si fermeranno qui: sono convinti che nella baia possano certamente trovarsi altri simboli delle guerre di quell’epoca, come anche di molti altri resti particolarmente interessanti. Magari che portino con sé valori spirituali e rivelatori per i cristiani e per il mondo intero.
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D’altronde, anche il valore di questo oggetto è particolarmente forte. In quanto ci parla di un’umanità lontana fatta di cavalieri coraggiosi e dai valori nobili, che in nome della civiltà cristiana non avevano alcuna paura di sacrificare sé stessi e partire per la guerra contro il nemico. Una guerra che certamente ha provocato, come ogni guerra, molto dolore, ma sicuramente non meno di quanto accade oggi, ogni giorno, sotto i nostri occhi.
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