Molte persone, estremamente provate dalla vita, decidono di dichiarare guerra a Dio, senza rendersi conto di finire in mani pessime, quelle del demonio.
Quando, poi, la situazione diventa tragica e pericolosa, tanti cercano di lasciare, e non senza fatica, il mondo dell’occultismo, il tetro meccanismo in cui sono incappati, retto da Satana e dal suo modo di operare.
Fa quasi paura ascoltare le testimonianze di coloro che hanno percorso quelle vie, ma è necessario farlo, per non sottovalutare mai il male e le sue innumerevoli tentazioni.
Ecco com’è andata la storia di una ragazza, che per ovvi motivi preferisce rimanere anonima.
Lei stava attraversando un periodo molto doloroso della sua vita e si sentiva persa e senza alcuno scopo: “La persona che amavo era mancata quattro giorni prima del nostro matrimonio. Ma questa era solo la punta dell’iceberg di una lunga serie di sofferenze e abbandoni, cominciati sin dalla mia nascita. Mamma e papà mi avevano abbandonato alle cure di un istituto, dove ho subito violenze di ogni genere, sono stata adottata, ma la famiglia adottiva non era preparata a gestire il rapporto con una figlia con traumi così dolorosi. Dopo questo ennesimo abbandono, ho dichiarato guerra a Dio, quasi urlando: se ci sei, io ti distruggo!”.
Così, ha cercato delle strade alternative, avendo deciso di abbandonare la fede e di sostituire Dio con altri dei: “Ho iniziato a cercare risposte nelle varie filosofie orientali, mi sono avvicinata al reiki (…) … e una sera mi sono trovata a partecipare alla mia prima messa nera. La persona dalla quale mi facevo seguire era unadepta della setta e, tramite ripetute sedute di ipnosi, mi aveva indotto a compiere questo passo, senza che io ne fossi consapevole”.
Quel percorso, dunque, l’aveva portata lontanissimo da Dio, annullando anche la sua capacità di capire cosa le stesse accadendo. Le persone di cui si circondava la manipolavano, facendo leva su ciò che le mancava e che avrebbe voluto si avverasse nella sua vita. E poi le cose peggiorarono ulteriormente: “Era la notte di Natale di qualche anno fa. Ero arrivata ad un punto, all’interno della setta, in cui potevo raggiungere un livello ancora più alto, un potere maggiore, a patto che facessi per loro qualcosa che avrebbe garantito la mia fedeltà. Mi fu detto che a Roma c’era una ragazza, una certa Chiara Amirante, che aveva da poco aperto una Comunità Nuovi Orizzonti, per accogliere i più disperati, vittime di drammatici circoli viziosi, eroina, carcere, alcolismo. La ritenevano pericolosa, perché aveva aiutato molte persone ad uscire da certi ambienti. Per questo, mi chiesero di ucciderla e di distruggere tutta la sua opera”.
Andò, così, alla sede della Comunità Nuovi Orizzonti, per portare a termine la sua missione omicida.
Li incontrò Chiara Amirante e rimase sbalordita dall’accoglienza che le riservò, poiché lei le disse, abbracciandola: “Finalmente sei a casa. È l’abbraccio che capovolge la mia vita, l’abbraccio di una madre, di una sorella, di unamica, di qualcuno che in quel momento mi ha voluto bene così com’ero. Avevo scoperto che Dio è amore e perdona tutto, anche la mia volontà di fargli guerra”.
Da quel momento, la ragazza si è sottoposta ad un cammino di purificazione spirituale e a tanti esorcismi, pur di allontanarsi dalla setta che la stava soggiogando. Adesso è tornata a parlare di Dio e ad essere serena: “Io non ho paura, perché confido in Dio, e cerco di portare l’amore a chi non ha l’ha conosciuto”.
Antonella Sanicanti