Papa Leone XIII, il 15 Gennaio del 1888, definì i sette Santi Fondatori dell’Ordine dei Servi della Beata Vergine Maria con i seguenti nomi: Bonfiglio dei Monaldi, Bonagiunta Manetti, Manetto dell’Antella, Amideo degli Amidei, Uguccio degli Uguccioni, Sostegno dei Sostegni, Alessio dei Falconieri. A loro erano stati riconosciuti dei miracoli compiuti ad unisono.
Ecco cosa era successo, qualche tempo prima: il 15 Agosto del 1233. Quei sette attori/poeti/mercanti fiorentini, nobili e appartenenti già alla compagnia dei Laudesi, erano soliti omaggiare Maria e lodarla regolarmente. Così si fermarono davanti alla sua immagine, dipinta sulla parete di una strada.
Per loro, era abituale fermarsi in quel posto, ma, quel giorno, l’immagine si animò e la Madonna apparve vestita a lutto, a causa dell’odio tra le persone (in particolare, per la disputa tra guelfi e ghibellini).
Lei era la Madonna Addolorata e quei sette attori/poeti/mercati decisero di indossare, da quel giorno in poi, un abito a lutto, per continuare ad onorarla. Fondarono la Compagnia di Maria Addolorata (i Serviti) e trascorsero il resto della loro vita ritirati sul monte Sanario, a nord di Firenze.
Sette Santi Fondatori: il culto della Madonna Addolorata
Il culto, dunque, cominciò a delinearsi e a diffondersi, come il contemporaneo Stabat Mater, composto da Jacopone da Todi.
Quei laici e coloro che li seguirono, conducevano una vita riservata, penitenziale, fatta di contemplazione e preghiera, al servizio dei più poveri e degli emarginati, unendo in se lo spirito dei Francescani, dei Domenicani e non solo.
L’8 Settembre del 1233 (giorno che celebra la Natività della Madonna, festività dedicata a Maria, successiva a quella del giorno della visione), i sette erano a Villa Camarzia, alla periferia di Firenze. Fu il loro direttore spirituale, il sacerdote Iacopo da Poggibonsi, a definirli “Fratelli della Penitenza”. Lui, stabilì i dettagli del loro abito: un mantello e una tunica di lana grezza e grigia.
Si erano consacrati a Maria con il seguente inno: “Regina del cielo, la gloriosa Vergine Maria, perché essa, quale mediatrice e avvocata, li riconciliasse con il Figlio, a lui li raccomandasse e, supplendo con la sua abbondantissima carità la loro imperfezione, misericordiosamente impetrasse loro fecondità di meriti. In conseguenza di questo, a onore di Dio, sottomettendosi al servizio della Vergine Maria, vollero ormai essere chiamati servi di Santa Maria”.
Da ricchi e spavaldi quali erano stati, si mostravano poveri e devoti, per questo divennero il punto di riferimento di quanti volessero tornare alla fede.
Era nato il culto della Madonna Addolorata. L’Ordine dei Servi della Beata Vergine Maria ne propagò la devozione, insieme a quella dei sette dolori di Maria e alla corona della Via Crucis.
A quest’Ordine, appartenne anche Padre David Maria Turoldo, predicatore e poeta.
Nel 17esimo centenario della nascita dell’Ordine, nel 1933, le reliquie dei sette Santi Fondatori dell’Ordine dei Servi della Beata Vergine Maria furono poste nella cappella nella Chiesa di Monte Senario. Sono celebrati il 17 Febbraio.
Antonella Sanicanti
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