Al termine del mese di Agosto, un ringraziamento a Dio Padre, col “Padre nostro” e le parole di San Cipriano, Vescovo, Martire e Padre della Chiesa.
La preghiera del Padre nostro, che Gesù ha insegnato ai discepoli, esprime il rapporto indissolubile dell’uomo col Padre creatore.
Dagli scritti di San Cipriano
Dicendo la preghiera del Signore, noi chiediamo: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano». Ciò può essere inteso sia in senso spirituale che in senso materiale, poiché l’uno e l’altro significato, nell’economia divina, serve per la salvezza. Infatti, il pane di vita è Cristo, e questo pane non è di tutti, ma certo nostro lo è.
E come diciamo «Padre nostro», perché è Padre di coloro che intendono e credono, così invochiamo anche il «pane nostro», poiché Cristo è pane di coloro che, come noi, assumono il suo Corpo. Chiediamo quindi che ogni giorno ci sia dato questo pane. Noi viviamo in Cristo e riceviamo ogni giorno la sua Eucaristia, come cibo di salvezza. Non accada che, a causa di peccati gravi, ci venga negato il pane celeste e, così, privati della Comunione, veniamo anche separati dal Corpo di Cristo.
Settenario di ringraziamento a Dio Padre – sesto giorno
Il Pane di vita è Cristo stesso. Cibarsene vuol dire invitarlo a vivere nel nostro copro e attraverso di esso, annullare il peccato, nella speranza di compiere sempre il bene e collaborare al progetto divino, coinvolgendo, nell’abbraccio d’amore del Padre, ogni fratello nella fede.
Preghiamo, in ringraziamento a Dio Padre
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo Nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
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Antonella Sanicanti
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