La Settimana Santa è la più intensa e più importante per un cristiano, il tempo durante il quale meditiamo la Passione, la Morte ma anche la Resurrezione di Gesù.

Sin da bambini, ci hanno insegnato che in questi giorni, dopo l’entrata di Gesù a Gerusalemme con la domenica delle Palme, si apre quella che è la Settimana Santa. Un momento liturgicamente forte perché si ripercorre il periodo forse più difficile, complesso ma anche necessario sotto certi aspetti della predicazione di Gesù sulla terra, prima di tornare al Padre.
In questa settimana, la Chiesa tutti si riunisce attorno alla Mensa ed alla Croce di Gesù per meditare i misteri che in essa sono racchiusi e anche per capire con quanto amore Lui si è donato per ciascuno di noi e per la remissione di tutti i nostri peccati.
Ci sono, però, alcuni particolari aspetti che tutti dovremmo conoscere. Li vediamo sì, ma spesso li consideriamo come fossero una sorta di “contorno” alla liturgia stessa. Cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta.
Settimana Santa: ogni giorno un colore diverso
La Settimana Santa, che si è aperta domenica, lo dicevamo all’inizio, rappresenta il momento più alto dell’anno liturgico. La Passione, la Morte e la Resurrezione di Gesù sono l’apice del percorso di ogni cristiano il quale vive questi momenti con assoluta attenzione ad ogni singola celebrazione e ad ogni singolo momento che si vive.
Molto spesso però, se non si è proprio addentro alla liturgia, ci sono alcuni particolari che sembrano essere solo “un contorno” a tutta la celebrazione. Per chi è sacerdote, religiosa, diacono o ministrante, in realtà sono elementi essenziali della liturgia stessa ma, dall’altro lato, questi elementi dovrebbero essere conosciuti anche da tutto il popolo di Dio.
Che significato hanno le casule del sacerdote che cambiano colore a seconda della celebrazione? Non si tratta solo di un qualcosa che avviene durante la Settimana Santa, ma durante tutto l’anno liturgico. Ci sono, infatti, dei momenti e delle celebrazioni dove anche quel colore ha un suo significato e un suo perché e non sono messi lì per caso.

In questa settimana se ne useranno, nello specifico, tre e, ognuno di essi ha un suo significato. Vediamo insieme di cosa si tratta. Iniziamo dal colore rosso: questi viene usato nella Domenica delle Palme quanto anche per la liturgia del Venerdì Santo, ma anche per tutte le commemorazioni che hanno a che fare con la Passione di Cristo.
Perché cambiano i colori liturgici?
In molti possono giustamente ricondurre il colore rosso al sangue: è giusto sì, ma questi rappresenta anche l’ardente fuoco dell’amore di Dio verso ciascuno di noi e, anche, verso il suo Figlio Gesù. Accanto a questo colore c’è il viola, che abbiamo visto utilizzato in tutto il periodo quaresimale.
È il colore della preparazione, ma anche e soprattutto quello della penitenza e del sacrificio: abbiamo meditato e guardato alla Quaresima come il periodo che ci accompagna per mano al volgere della Settimana Santa. In ultimo, ma non meno importante degli altri, c’è il colore bianco, che viene usato per la Messa del Giovedì Santo e nel giorno di Pasqua.
Rappresenta la gioia, la purezza dell’anima e, secondo le indicazioni che vengono date dal Messale Romano, il bianco verrà usato anche per tutte le celebrazioni del tempo di Pasqua. Il giorno della Pasqua (quanto anche in quello del Natale), può essere usato anche il colore dorato, che rafforza il significato di quello bianco.
Particolari della celebrazione della Messa che non passano inosservati.