Sfilata mostruosa in città con evidenti segni satanici: la reazione del Vescovo

“La porta delle tenebre”, uno spettacolo inquietante e dai numerosi riferimenti demoniaci e esoterici, andrà in scena prossimamente per le strade cittadine.

“Il Guardiano del Tempio – La Porta delle Tenebre”. Così si chiama lo spettacolo destinato ad andare in scena dal 25 al 27 ottobre per le vie di Tolosa, antica capitale del regno d’Aquitania nella Francia meridionale celebre, tra le altre cose, per l’università che nei secoli ha prodotto ben tre papi.

Il titolo della manifestazione è già eloquente, ma è stato soprattutto il contenuto a inquietare il vescovo locale. Non ha fatto giri di parole Monsignor Guy de Kerimel. Il presule ha parlato di «immagini oscure che si addensano sul nostro mondo» per descrivere questa «opera urbana» finanziata dalla città metropolitana di Tolosa.

“La Porta delle Tenebre” vedrà sfilare tre gigantesche statue mobili dall’aspetto spaventoso e dai molteplici simbolismi esoterici, per non dire apertamente satanici, come il Minotauro (di nome Astérion, ovvero Asterione) e la sua altrettanto celebre sorella Arianna che, per associazione col filo con guidò Teseo verso l’uscita dal Labirinto di Cnosso a Creta, appare con sembianze per metà umane e per metà sotto forma di ragno.

A completare il poco rassicurante trio di automi troviamo Lilith, a sua volta creatura ibrida (ricordiamo che questo termine deriva da hybris, che sta per tracotanza, eccesso, sfrenatezza, superbia), mezza donna e mezzo scorpione, descritta dagli organizzatori come la guardiana delle tenebre che «controlla il passaggio tra il nostro mondo e quello degli inferi».

“La Porta delle Tenebre”: riferimenti satanici e esoterici sparsi ovunque

Lo spettacolo si apre col risveglio del Minotauro Asterione, attirato dalla donna-scorpione Lilith. Il Minotauro, sotto l’incantesimo del dio degli inferi Ade, si innamora perdutamente di lei. Così la aiuta ad aprire un passaggio verso il mondo dei morti. Preoccupati, gli dèi chiedono alla donna-ragno Arianna di intervenire per spezzare l’incantesimo d’amore che lega Asterione a Lilith. Una volta liberato, il Minotauro ingaggia una furibonda lotta per le strade di Tolosa per fermare il Guardiano delle Tenebre e scongiurare il suo piano infernale.

A beneficio di chi ancora non avesse ancora capito, il manifesto di presentazione dello spettacolo dissemina a lato dei tre mostri automatici una serie di riferimenti molto chiari. Si possono vedere infatti chiese divorate dal fuoco, scheletri ambulanti, un angelo, altre creature mostruose dalla testa animalesca, triangoli a volontà e via dicendo.

E così la storica roccaforte cattolica di Tolosa, ricca di chiese e conventi come quello dei Giacobini che custodisce le reliquie di San Tommaso d’Aquino, verrà attraversata dalla parata organizzata dalla compagnia La Machine. François Delarozière, mente artistica e direttore della compagnia, afferma che l’intento è quello di reinterpretare i miti greci. Un altro obiettivo è quello di trasformare l’intera città in un palcoscenico in modo da rendere i cittadini stessi parte dell’«opera urbana». Al tempo stesso il direttore di La Machine nega ogni volontà di inscenare qualunque riferimento satanico.

Come ricorda però Aleteia Francia la prima scena dello spettacolo, che sarà rappresentata il 25 ottobre, presenterà addirittura «tre segni prodigiosi». Segni che altro non sono che «la croce di Satana, il sigillo di Lucifero e il segno della bestia». Del resto già il mito indica il Minotauro come simbolo dell’istinto predatorio, aggressivo e bestiale affamato di distruzione (*).  Non a caso a sconfiggerlo è Teseo, l’eroe civile che usa la forza della ragione, non l’istinto. È grazie ad essa che riesce a sottomettere emblemi della brutalità come il Minotauro stesso e il toro di Maratona.

Quanto a Lilith, ci limitiamo a dare qualche informazione. Praticamente tutte le tradizioni religiose, da quella mesopotamica a quella ebraica e cristiana, la considerano un demone spaventoso legato alla lussuria, all’adulterio e alla stregoneria. Lilith è una sorta di anti-Madonna attratta dal serpente che Maria è impegnata invece a schiacciare sotto il tallone.

Il vescovo reagisce consacrando la città al Sacro Cuore

Un altro pessimo segnale insomma che fa il paio con la controversa (per dire il meno) cerimonia di apertura delle olimpiadi parigine. Chi sembra avere pochi dubbi sulla natura di questo “spettacolo” è il vescovo di Tolosa. Approfittando del 350° anniversario delle apparizioni di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque, Guy de Kerimel ha così deciso di consacrare la sua diocesi al Sacro Cuore di Gesù.

Lo ha fatto durante una messa celebrata lo scorso 16 ottobre, in quello che il presule definisce un «atto spirituale che protegge la nostra città di Tolosa e la nostra diocesi da queste tenebrose minacce e dalla disperazione. Abbiamo bisogno di serenità e non di tenebre», sostiene il vescovo che vede in questa consacrazione un modo di reagire «non secondo lo spirito del mondo, ma secondo quello di Cristo».

(*) Non diversamente del resto da un altro ibrido come il centauro, creatura dal busto d’uomo innestato su un corpo da cavallo.