C’è una preghiera molto profonda, che vorremmo adottare, prendendola a prestito dai nostri fratelli ebraici, e che ci pone, sin dalle prime battute, in ascolto silenzioso ed umile della Parola di Dio e dice: “Shemà’ Israel”, ossia “Ascolta, Israele”, e continua affermando con semplicità e decisione “Il Signore è uno”.
E’ Dio stesso che parla, che chiama il suo popolo a radunarsi, perché lo ascolti e lo onori; perché si ricordi, in ogni momento della giornata, che lui è l’unico Dio possibile.
Dobbiamo non solo ricordarlo, ma ripeterlo, farne memoria, e tramandarlo alla generazioni future, così come dobbiamo evitare di appellarci ad altri idoli, ad altri culti che ci allontanano dall’unico vero Bene.
Questa che riportiamo in basso è la preghiera “Shemà”, della liturgia ebraica, che si recita durante la preghiera del mattino e della sera, due volte al giorno, per iniziare e chiudere ogni giornata nel segno di Dio, che esalta chi lo onora e annienta chi si affida al mondo e al suo principe malefico.
“Ascolta Israele il Signore è nostro Dio. Il Signore è uno. Benedetto il Suo nome glorioso per sempre. E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze. E metterai queste parole che Io (cioè Dio) ti comando oggi, nel tuo cuore, e le insegnerai ai tuoi figli, pronunciandole quando riposi in casa, quando cammini per la strada, quando ti addormenti e quando ti alzi.
E le legherai al tuo braccio, e le userai come separatore tra i tuoi occhi, e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte (delle città). E sarà, se ascolterete i Miei comandamenti, che oggi vi dò, di amare il vostro Dio e di onorarlo con tutto il vostro cuore, con tutta la vostra anima e con tutte le vostre forze, (allora) vi darò rugiada per le vostre terre, pioggia primaverile ed estiva, così raccoglierete le vostre granaglie, il vostro vino ed il vostro olio, e darò erba per il tuo bestiame, e mangerete e sarete soddisfatti.
Ma guardatevi dall’aprire i vostri cuori a rivolgervi al culto di altri dei, e di adorarli, perché (allora) l’ira di Dio sarà contro di voi, e chiuderà il cielo, e non ci sarà rugiada, e la terra non darà il suo prodotto, e passerete (sarete estinti) rapidamente dalla buona terra che Dio vi ha dato. E (quindi) mettete queste parole nel vostro cuore e nella vostra anima, e siano come parole sulle vostre mani e tra i vostri occhi, e insegnatele ai vostri figli, e pronunciatele quando riposate nelle vostre case, quando camminate per strada, quando vi addormentate e quando vi alzate, e scrivetele sugli stipiti delle vostre case e sulle vostre porte.
Così saranno moltiplicati i vostri giorni e di giorni dei vostri figli nella terra che Dio promise ai vostri padri di dare loro, per tanto quanto durano i giorni del cielo sulla terra. E Dio disse a Mosè: dì ai figli di Israele di fare d’ora in poi delle frange agli angoli dei loro vestiti, e vi sia un filo azzurro in ognuna di queste frange. Questi saranno le vostre frange, e guardandoli ricorderete i precetti divini, e li osserverete, e non seguirete i vezzi del vostro cuore e le immagini dei vostri occhi, che vi fanno deviare seguendoli. Così ricorderete e osserverete tutti i precetti, e sarete santi per il vostro Dio. Io sono il Signore Dio vostro, che vi ha fatto uscire dalla terra di Egitto per essere il vostro Dio, Io sono il Signore, vostro Dio”.
Antonella Sanicanti
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