Direi, con tutto il rispetto, nessuna.
Il 27 gennaio ricorre la Giornata della Memoria per ricordare tutte le vittime della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico e non solo, anche dei rom, siti e altre minoranze etniche, e poi disabili, malati di mente.. Non una data a caso, ma il giorno in cui le truppe sovietiche arrivarono ad Auschwitz e scoprirono il terribile campo di concentramento e attraverso le testimonianze dei superstiti si rivelò per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazista.
Un crimine orrendo di cui venni a conoscenza da ragazzina, quando alle scuole medie, ci fu dato il compito di leggere il commovente Diario di Anna Frank, e la prima cosa che mi domandai è come poté attuarsi una simile atrocità, come poté il mondo ignorare ciò che stava accadendo e permettere alla follia di un uomo di agire indisturbata?
Poi crescendo ho scoperto che il male procede per step, con una strategia che atrofizza le coscienze e le rende sorde e cieche. Come è avvenuto per le leggi razziali che passo dopo passo hanno messo in atto una serie di provvedimenti con restrizioni e imposizioni che via via si sono fatti sempre più duri, dai ghetti fino ad arrivare alla deportazione e agli orribili crimini compiuti nei campi di concentramento. Tutto ciò sotto gli occhi di tutti, ma pochi eroi hanno fatto qualcosa per evitarlo.
Goebbels, Ministro della propaganda tedesca durante il Nazismo, consigliava :”Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”.
E’ la stessa bugia che si ripete ancora oggi e si insinua nelle nostri menti e nei nostri cuori facendoci credere che uccidere un bambino nel grembo della propria madre è un diritto addirittura una conquista o, come l’ha definita il governatore dello Stato di New York, Andrew Mark Cuomo, un progresso. E ancora una volta si sta attuando una strage di innocenti tra l’indifferenza generale e sono pochi quelli che si indignano e intervengono.
La commemorazione di questa giornata dovrebbe insegnarci a riconoscere la dignità di ogni vita, la sua preziosità fin dal concepimento e il rispetto fino alla morte che solo Dio può stabilire, come e quando. Purtroppo siamo ancora lontani. E un altro elemento che emerge e ci deve far molto riflettere: non tutto ciò che l’uomo approva è giusto, neppure se sancito da una legge. E che differenza c’è tra l’orrore avallato dalle leggi razziali e quello consentito dalla legge pro aborto? Entrambe approvano l’uccisione di innocenti. Entrambe nascondono la verità e ci ingannano fino al punto di crederci.
Mentre oggi si celebra la memoria di uno sterminio che conta circa 6 milioni di vittime di ebrei, pochi giorni fa, esattamente il 22 gennaio scorso, in una sala del Senato a New York si festeggiava l’approvazione di una legge che non solo conferma l’aborto – che conta lo sterminio di 56 milioni di innocenti ogni anno nel mondo – ma promulga il termine per abortire fino al nono mese del bambino, fino a pochi istanti prima di nascere.
Stride cosi forte ciò a cui assistiamo che non possiamo tapparci le orecchie e far finta di non sentirlo!
Simona Amabene
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