Sconvolgente dichiarazione del presidente francese, che ha fatto inorridire in tanti che lottano ogni giorno per il valore più sacro, verso cui invece Emmanuel Macron mostra un vero e proprio disprezzo.
Parole disdicevoli che mostrano come l’Europa da culla della civiltà e del diritto sia sempre più schiava di ideologie anti umane e figlie di una cultura della morte sempre più pervasiva.
Da tempo il dibattito sull’aborto è ormai diventato tristemente centrale in Europa, quando in realtà dovrebbe essere ovvia la difesa della vita che nasce, e soprattutto dei diritti di coloro che sono i più deboli in assoluto, ovvero i bambini che devono ancora nascere.
Una cultura di morte sempre più diffusa
Purtroppo sempre più ormai da decenni al centro degli obiettivi strategici del Vecchio continente sono stati posti temi molto sensibili come l’eutanasia, la droga libera, la fluidità di genere, e purtroppo anche l’aborto. Veri e propri “dogmi atei” che mostrano una increspatura dolorosamente anticristiana e tenacemente contro la vita.
Sono sempre più infatti i Paesi che considerano l’uccisione dei bambini nel grembo della madre non solamente come una prerogativa nelle mani delle donne, ma di un vero e proprio “diritto” di “scegliere del proprio corpo”, secondo la retorica libertina e abortista, uccidendo però la creatura che cresce nel proprio grembo e che chiede invece solo di essere messa al mondo.
Il dibattito si è quindi riacceso in queste ore in Europa con la nomina dell’eurodeputata maltese e conservatrice Roberta Metsola, che da sempre si è battuta per le battaglie a favore della vita e che ha fatto giustamente esultare le organizzazioni pro-life quando hanno sentito il suo nome eletto alla presidenza.
Le parole della Presidente europeo e la sottolineatura di Macron
Associazioni che tuttavia la Metsola pare avere subito smentito, quasi “obbligata” dall’apparato istituzionale europeo a “genuflettersi” al pensiero unico imperante. La nuova presidente ha infatti assicurato che con lei alla guida temi come quelli legati al mondo lgbt e all’aborto non verranno per nulla toccati, ma anzi resteranno “al sicuro”, per come viene oggi intesa dall’ideologia globalista promotrice della società liquida.
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Alla presentazione alla Plenaria del Parlamento europeo del semestre di presidenza francese dell’Unione Europea, il presidente francese Emmanuel Macron ha voluto incalzare ancora una volta su questo argomento. Tanto da chiedere, insieme alla tutela dell’ambiente, il “riconoscimento dell’accesso all’aborto” come argomento da introdurre “nella Carta dei diritti fondamentali”, che andrebbe quindi “aggiornata” in tale direzione.
Insomma, altro che radici cristiane dell’Europa. Il futuro è sempre più anti-natalista, anti-cristiano, insomma contro la vita e a favore della morte. Qualsiasi strumento ci sia per combattere quello che qualcuno interpreta come il “sovraffollamento del Pianeta” sembra essere benvenuto, per i fautori del pensiero unico mondialista e delle “colonizzazioni ideologiche”, come le ha definite il Papa.
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Aborto, eutanasia, sessualità slegata da ogni dato naturale. Ora ci si mettono pure virus mortali come il SARS-CoV-2, con tutto ciò che ne deriva, compresi i rimedi di natura sanitaria. Tutto sembra essere buono e giusto, basta che sia contro la vita. Poveri noi. Non resta che invocare il Signore affinché metta fine a questo progetto demoniaco, di cui l’aborto come “diritto fondamentale” non è che il punto di approdo.