Vandali, o peggio, si scagliano con inaudita violenza contro l’immagine sacra. È accaduto nel cuore della cristianità.
La statua di Gesù flagellato è stata colpita da alcuni soggetti entrati in azione, che hanno scaraventato tutta la loro violenza cieca, sull’immagine del Cristo.
Una sofferenza, non soltanto per ciò che rappresenta quella statua, ma anche per come l’hanno ridotta questi personaggi oscuri. Vediamo cosa è successo.
Statua di Gesù colpita al volto
Un’immagine che nessuno vorrebbe mai vedere: quella del Cristo sofferente, presa a martellate da ignoti che non hanno avuto il minimo rispetto di ciò che si trovava davanti a loro. Ma, purtroppo, è successo e, ora, non si può fare altro che contare i danni e pregare perché, coloro che hanno compiuto questo insano quanto deplorevole gesto, si ravvedano.
È successo a Gerusalemme e a finire sotto i colpi di martello è stata la statua di Gesù flagellato, presente, proprio, nella chiesa della Flagellazione della città Santa. Chi decide di seguire l’itinerario che porta alla visita ed alla conoscenza da vicino dei luoghi attraversati dalla Passione di Cristo, non può non imbattersi nella chiesa della “Flagellazione”, che ne è la prima tappa.
Qui, nel cuore della città vecchia di Gerusalemme, qualcuno con brutte intenzioni, ha pensato di entrare nella chiesa sopra citata e di colpire, con inaudita violenza, l’immagine, quasi come a voler ulteriormente e di nuovo, flagellare Gesù.
La polizia israeliana ha arrestato un turista americano ed ha fatto sapere che, presto, verrà interrogato e su di lui, ma anche sull’accaduto, sarà aperta un’indagine.
Di lui si sa solo che ha 40 anni, è americano ed è un estremista ebreo. Così lo ha descritto il patriarca padre Nicodemus Schnabel, il quale ha mostrato le immagini della statua colpita e deturpata, insieme anche al video che vede il vandalo bloccato, poi, a terra proprio dalla polizia.
Un turista la colpisce a martellate senza motivo
L’uomo è entrato inosservato all’interno della chiesa, indossava una kippah e si è mimetizzato insieme ad altri due gruppi di turisti. All’improvviso, si è avvicinato alla statua del Cristo e, armato di martello, ha iniziato a colpirla più volte. Le urla di chi stava assistendo a tutto ciò, hanno permesso alla polizia di intervenire e di fermare l’uomo che, nell’inveire, ha cercato con lo stesso martello, di colpire anche il guardiano che lo bloccava.
Dalla Terra Santa, in un comunicato, fanno sapere che, purtroppo, si tratta del quinto attacco che viene perpetrato a danno di opere o statue: “[…] Ci aspettiamo e chiediamo che il governo israeliano e le forze dell’ordine agiscano con decisione per garantire la sicurezza a tutte le comunità, per garantire la protezione delle minoranze religiose e per sradicare il fanatismo religioso” – conclude il comunicato emanato.
Un gesto deplorevole che va condannato. Il rispetto, non solo per l’opera d’arte in sé, ma per quello che rappresenta: la sofferenza di Cristo che da essa traspare, diventa ancora più palpabile dopo la violenza che la stessa sacra immagine ha subito.