Zombie Boy si è suicidato a 32 anni: il modello era conosciuto per i suoi tatuaggi che lo rendevano simile ad un non morto.
Zombie Boy era un modello e artista statunitense conosciuto sopratutto per la stravaganza dei suoi tatuaggi. Questo giovane, il cui vero nome era Rick Genest, aveva deciso di tatuare tutto il suo corpo (era giunto sino al 90 % della superficie totale) per assomigliare ad un cadavere. Negli anni scorsi gli era stato conferito anche il Guinness World Record per il numero di tatuaggi raffiguranti insetti e quelli raffiguranti ossa. Questa particolarità gli aveva permesso di diventare facilmente riconoscibile e gli aveva concesso un posto di spicco nell’industria della moda e dello show biz. Il grande pubblico lo ha conosciuto quando ha partecipato al video di Lady Gaga ‘Born This Way‘ e da quel momento il numero di follower era cresciuto a dismisura.
Il fatto che la fama crescesse non migliorava la sua condizione di salute, da rumors infatti si sapeva da tempo che il “Modello cadavere” soffriva di una grave forma di depressione. Proprio la forte depressione sarebbe stata la causa della sua morte: gli agenti lo hanno trovato nella sua casa a Montreal (Canada) privo di vita, secondo gli investigatori la dinamica della sua morte lascia pochi dubbi al fatto che il ragazzo si sia suicidato.
Il cordoglio di Lady Gaga ed il messaggio contro il suicidio
La prima a commentare la triste e prematura scomparsa di Genest è stata proprio Lady Gaga, la cantante aveva infatti instaurato un rapporto di amicizia con il modello dopo il video girato insieme. La cantante non ha solo espresso il suo dispiacere per la scomparsa di una persona cara, ma ha anche voluto condividere un messaggio contro il suicidio: “Dobbiamo lavorare duro per cambiare la cultura, portare la salute mentale sotto i riflettori e eliminare lo stigma che non se ne può parlare… salviamoci a vicenda”. Un messaggio questo che dovrebbero condividere tutti gli artisti per eliminare una volta del tutte il numero impressionante di suicidi che si verificano in campo artistico. Solo adesso, alla luce dell’accaduto, in molti si interrogano se quella stravagante e macabra forma d’arte sul proprio corpo non fosse un segnale d’allarme, una richiesta di aiuto per un ragazzo che soffriva e che si sentiva più simile ad un cadavere che ad un essere umano.
Luca Scapatello