Con coraggio e forza di volontà, è riuscita a raggiungere il traguardo che tanto desiderava, e con il massimo dei voti.
Ora Marta, questo il suo nome, dopo aver concluso gli studi, desidera fare qualcosa di speciale con lo sguardo rivolto anche agli altri.
Anche se affetta da dislessia, Marta non si è mai arresa e, con tutte le sue forze, è riuscita a laurearsi. scopriamo insieme la sua storia.
C’è chi non credeva in lei, chi addirittura le aveva sconsigliato di proseguire gli studi e tanto meno di laurearsi, perché troppo difficile per lei e per la sua condizione. Ma la giovane Marta Maggio, 24enne, con coraggio e determinazione, ha proseguito per la sua strada e ce l’ha fatta.
Ora è una laureata in scienze pedagogiche allo Iusve di Mestre. E ci è riuscita anche con il massimo dei voti: 110. Una soddisfazione sì, ma anche una piena e completa rivincita per chi ha visto in lei qualcuno che non poteva riuscire a realizzare il suo sogno.
Perché questo limite? Marta è affetta da dislessia e lo ha scoperto quando era in prima media, forse in ritardo rispetto a quando di solito lo si apprende. “Non l’ho vissuta male. I miei genitori mi hanno insegnato, fin dall’inizio, a non vederla come una disabilità” – racconta in un’intervista a “Il Corriere del Veneto”. Ed, in effetti così è stato.
Ma non è stato né semplice né facile il suo percorso di studi che l’ha portata sino alla laurea. Marta, nel corso degli anni, ha capito che, se una persona è dislessica e non ha degli strumenti che possono aiutarla a comprendere e ad andare avanti, è una partita persa in partenza: “E’ come un miope senza occhiali. La mia era una difficoltà che potevo colmare con degli strumenti compensativi” – racconta, diventando così, alla pari, dei suoi compagni di classe.
All’inizio, nessun problema, fino a quando non è arrivata al liceo, dove i professori le davano “gli stessi materiali degli altri studenti, anche se io non ero uguale a loro” – spiega Marta. Ed è qui che sono iniziate le sue difficoltà. Si rifiutavano di aiutarla e, spesso, tornava a casa e confidava ai suoi genitori di voler mollare tutto. La scelta, poi, di non arrendersi, di cambiare scuola e di indirizzarsi verso il liceo delle scienze umane: la decisione che le ha cambiato la vita.
Dopo anni di paure e timidezze e, soprattutto di poca autostima, la volontà di diventare una persona diversa e scoprire che, anche se con una disabilità, si può studiare ed essere come tutti quanti gli altri. La decisione di iscriversi all’università e di proseguire nei suoi studi, a differenza di altre sue coetanee, con il suo stesso disturbo, che hanno preferito iniziare a lavorare anziché studiare.
Marta ha deciso così: l’università e la laurea, anche con la dislessia. E ci è riuscita, laureandosi a pieni voti proprio in Scienze pedagogiche.
A chi le chiede “cosa vuoi fare da grande”, Marta ha le idee ben chiare: aprire uno studio dove aiutare tutti quei bambini e ragazzi “che hanno difficoltà certificate come la mia”, perché non si sentano esclusi o messi da parte, come in tante occasioni, è successo a lei.
Il suo desiderio oggi è aiutare chi si trova nella sua stessa condizione, per far capire che tutti ce la possono fare.
Una forza di volontà scoperta nel tempo e che ha tutte le intenzioni di coltivare con perseveranza.
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