Su Facebook si può fare di tutto bestemmiare , prendere in giro Gesù e la Madonna ma non si può contrastare il gender perchè?

su_fazio_2

Facebook negli ultimi anni, da piattaforma che garantiva la libertà di espressione, si è trasformata in censore contro il dissenso, soprattutto sulle tematiche del gender, sui matrimoni e adozioni gay, sull’utero in affitto, sull’aborto e sulle bizzarre e pericolose teorie sull’identità di genere, ben 56 secondo Facebook, 2 secondo la realtà umana naturale. Il dissenso è il sale di ogni democrazia, non può essere censurato o represso, il consenso assoluto e il pensiero unico equivalgono ad una dittatura. Facebook in molteplici occasioni ha abusato dello strumento della censura, soprattutto contro gli attivisti e le comunità pro life, chiudendo pagine e bloccando i profili; ad esempio quello di Mario Adinolfi e di Costanza Miriano, la loro colpa è quella di difendere il diritto di ogni bambino a crescere con un padre e una madre. Purtroppo non allo stesso modo combatte e reprime le pagine di odio religioso, che bestemmiano e insultano il Signore Dio, Gesù Cristo, la Madonna e la massima autorità della Chiesa Cattolica; pagine del tipo “P**co Dio” che secondo gli amministratori di Facebook rispettano gli standard della comunità. Mercoledì 8 luglio 2015, Facebook ha censurato e bloccato tutti i profili della pagina No ai Matrimoni Gay in Italia, per aver criticato in modo pacifico, la scelta del social network di aggiungere 56 generi sessuali, da sommare ai due generi biologici maschile e femminile nell’opzione “sesso”; una scelta bizzarra e diseducativa, fuori da ogni logica naturale, senza alcun riscontro scientifico e biologico; dal nostro punto di vista è una scelta pericolosa per i giovani, perché inculca nella loro mente i disturbi di identità di genere, facendoli passare come normali orientamenti sessuali e non disturbi psicologici. La comunità No ai Matrimoni Gay in Italia, è una pagina pro life di orientamento cristiano, che combatte per difendere la famiglia naturale, uomo donna, come Dio ha voluto, contro l’aborto e l’eutanasia, in difesa dei diritti dei bambini che devono crescere con un padre e una madre, conto la compravendita di esseri umani tramite utero in affitto, contro l’ideologia gender, che mira a ridefinire i due generi sessuali maschio e femmina, che secondo i folli teorici, non sono più una realtà biologica e naturale, ma un punto di vista, un sentimento, un’idea; per questi motivi la pagina viene continuamente segnalata e bloccata, senza un motivo valido, ma unicamente per fermare il dissenso e le critiche da queste nuove ideologie che Facebook promuove. Ora basta con la dittatura del pensiero unico di Facebook, basta violazione dell’articolo 21 della costituzione italiana, basta offendere la sensibilità religiosa tollerando bestemmie e blasfemie di ogni genere.

Fonte:citizengo.org

Gestione cookie