Un atto violento che avviene proprio nel corso di una manifestazione in difesa dei diritti di tutti gli essere umani, senza distinzione di razza e quindi anche di religione. Ma qualcosa non torna.
Questi puntano a cancellare tutte le tracce della storia passata che a loro avviso non meritano di essere ricordate, con gesti eclatanti ma carichi anche di una particolare violenza nata da una ideologia del tutto arbitraria e molto discutibile.
Proteste che negli Stati Uniti marciano sotto il motto “Black lives matter” sono nate da una giusta rivendicazione, per la morte di George Floyd, ma purtroppo spesso sono sfociata in assurde prese rivendicazioni intolleranti, che prendono di mira anche i cristiani.
Infatti, in parallelo al movimento per la dignità dei neri nato dopo la terribile uccisione dell’uomo afroamericano in Minnesota, si è diffuso anche il movimento della cosidetta Cancel culture.
La deriva violenta di un movimento nato per giuste cause
In questi mesi si sono infatti viste statue come quelle di Winston Churchill, o del genovese Cristoforo Colombo, scopritore delle Americhe, letteralmente distrutte, buttate a terra o in acqua, solo perché colpevoli di essere, a detta dei manifestanti, “razzisti”, ignorando magari il contesto socio-culturale e storico in cui queste persone hanno vissuto e operato.
Ora però nel mirino dei Black Lives Matter ci è finito persino Gesù Cristo. E quindi, di conseguenza, tutti i cristiani. Da movimento per i diritti si sta così trasformando giorno dopo giorno in un movimento violento, intollerante e in ultima anti-cristiano. Ci si chiede infatti quale possa essere la colpa di Gesù per queste persone, visto che la predicazione del Figlio di Dio non ha mai certo attaccato i neri, insomma non è di sicuro accusabile di razzismo.
Quale sarebbe allora la colpa che porta a tale violenza?
Gesù, infatti, non ha colpe, e i cristiani lo sanno bene. Non a caso Lui stesso, come ci viene riportato nel Vangelo, ha chiesto a chi era senza peccato di scagliare la prima pietra. Solo Lui, infatti, Figlio del Padre e Agnello immolato per la Salvezza del Padre, è senza peccato. In questo caso, i “peccatori” a detta dei manifestanti sarebbero però i cristiani, o gli artisti che lo hanno rappresentato nei secoli nelle varie statue.
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Ma non si tratta, anche qui, di una rivendicazione “iconoclasta”. Quale sarebbe allora la colpa, il peccato originale da cui è scaturito tutto ciò? Dal fatto che Gesù viene rappresentato come “uomo bianco”. Lo ha affermato lo scrittore e attivista Shaun King, proclamando un invito a dir poco problematico.
Le motivazione portate dell’attivista che vuole abbattere il Cristo
Lo scrittore ha infatti invitato i manifestanti a distruggere tutte le statue che raffigurano Cristo bianco. Ha poi motivato la sua posizione violenta affermando che Gesù probabilmente aveva l’aspetto di persone mediorientali, con la pelle olivastra, e che gli storici lo affermerebbero da tempo.
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Insomma, per alcuni studiosi Gesù non avrebbe le fattezze dell’uomo bianco, come al contrario viene invece spesso raffigurato nell’iconografia cristiana classica. Tutto questo, per l’attivista, sarebbe una buona ragione per abbatterne le statue che lo ritraggono e di fronte a cui ogni giorno i fedeli si fermano, magari in ginocchio, per recitare alcune brevi preghiere invocando l’amore, la protezione e la benevolenza del Signore su di loro e sulle loro vite.
Una presa di posizione che pare frutto di una ideologia male compresa
“Sì, penso che anche le statue del Cristo raffigurato come un europeo bianco dovrebbero essere buttate giù”, è quanto ha twittato King. “Sono una forma di supremazia bianca. Lo sono sempre state“. Parole che forse non meriterebbero altro commento, se non una preghiera per questa persona, e per il rancore di cui è purtroppo portavoce.
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“Nella Bibbia, quando la famiglia di Gesù voleva nascondersi e mimetizzarsi, indovinate dove sono andati? In Egitto e non in Danimarca”, ha affermato ancora King. Prima di lanciare l’appello: “Abbatteteli”. Ci si chiede cosa mai gli abbiano fatto personalmente di male quelle statue a quest’uomo per attirare tutto questo astio. Al contrario, la sua presa di posizione pare frutto di una ideologia che mal interpreta il bene del prossimo, e che porta a scagliarvisi contro con violenza. Spesso è accaduto nella storia, e proprio da casi simili sono nate le più grandi tragedie dell’umanità. Non a caso, ci ha pensato la rete a rispondergli, sommergendolo di commenti negativi e condanne. I cristiani offrano al Signore preghiere per questa spiacevole situazione.