In tutte le diocesi si è concluso l’anno giubilare con la chiusura delle varie porte sante, anche se ufficialmente l’anno santo si concluderà domenica prossima con la chiusura della porta santa in San Pietro. Una grande opportunità di grazia ci è stata offerta, ma questo non significa che la grazia sia conclusa o terminata, anzi continua con tutte le altre possibilità di lucrare indulgenze durante il corso dell’anno liturgico.
“Ieri si è concluso si conclude nelle diocesi di tutto il mondo il Giubileo straordinario della Misericordia, con la chiusura delle Porte Sante.” In Vaticano la cerimonia avverrà, invece, domenica prossima
PERCHE’ BISOGNA INTRAPRENDERE UN PELLEGRINAGGIO?
Il pellegrinaggio è centrale nell’Anno Giubilare perché è simbolo del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza, è anche un segno che anche la misericordia è una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio. E’ una delle opere di pietà, di cui abbiamo parlato sopra, che permetto al fedele di ottenere l’indulgenza giubilare.
Nell’Anno Santo le mete principali del pellegrinaggio sono le quattro basiliche maggiori di Roma (San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura) dove è possibile ottenere l’indulgenza, ma anche in ogni “chiesa giubilare”, presente in diocesi del mondo e in ogni principale città.
PERCHE’ BISOGNA PASSARE ATTRAVERSO UNA PORTA SANTA?
La Porta rimanda al passaggio che ogni cristiano è chiamato a compiere dal peccato alla grazia, guardando a Cristo che di sé dice: «Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo» (Gv 10,9). Questa azione è legata concretamente al pellegrinaggio che, come scritto sopra, è incoraggiato nell’Anno Giubilare, e la Porta Santa di una Basilica è la destinazione del pellegrino. Papa Francesco ha dato un simbolismo nuovo e importante a tutto questo quando ha scelto di aprire la prima Porta Santa non a Roma, ma nella Cattedrale di Bangui, in Africa, mostrandol’universalità dell’Anno Giubilare e la sua importanza sopratutto per i luoghi toccati dalla guerra: «Oggi Bangui diviene la capitale spirituale del mondo. L’Anno Santo della Misericordia viene in anticipo in questa Terra. Una terra che soffre da diversi anni la guerra e l’odio, l’incomprensione, la mancanza di pace. Ma in questa terra sofferente ci sono anche tutti i Paesi che stanno passando attraverso la croce della guerra».
Sempre Francesco ha spiegato: «Sarà in questa occasione una Porta della Misericordia, dove chiunque entrerà potrà sperimentare l’amore di Dio che consola, che perdona e dona speranza. Ogni Chiesa particolare, quindi, sarà direttamente coinvolta a vivere questo Anno Santo come un momento straordinario di grazia e di rinnovamento spirituale. Il Giubileo, pertanto, sarà celebrato a Roma così come nelle Chiese particolari quale segno visibile della comunione di tutta la Chiesa». E per quanto riguarda il simbolismo della Porta Santa: «Il Giubileo significa la grande porta della misericordia di Dio ma anche le piccole porte delle nostre chiese aperte per lasciare entrare il Signore – o tante volte uscire il Signore – prigioniero delle nostre strutture, del nostro egoismo e di tante cose».
COME CI SI PREPARA AD ATTRAVERSARE LA PORTA SANTA?
Prima di passare attraverso la Porta Santa, i fedeli devono essere in stato di grazia (essersi confessati), devono essersi accostati all’Eucarestia e devono recitare il Credo, il Padre Nostro, l’Ave Maria e il Gloria Padre e, infine, rivolgere una preghiera per le intenzioni al Santo Padre.
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