Non tutti lo sanno ma c’è un dettaglio davvero speciale che lega la Grotta di Massabielle, all’interno del santuario di Nostra Signora di Lourdes, meta di milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo, al Vaticano.
Precisamente nel cuore dei Giardini Vaticani, si trova un luogo speciale che rimane nascosto e lontano dalla zona più trafficata dallo Stato del Vaticano, dove tutti i pontefici si sono ritirati in preghiera e hanno celebrato funzioni religiose.
San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI amavano particolarmente pregare in questo luogo . Ma perché è tanto speciale e qual è il suo stretto legame con Lourdes? Scopriamolo.
Nei Giardini Vaticani, lungo le antiche mura Leonine si trova una copia fedele della grotta di Lourdes, che si affaccia sull’omonimo piazzale, ma non solo, c’è un dettaglio che rende speciale questa oasi di pace e tranquillità, che rimane in una zona silenziosa e appartata, lontana da sguardi indiscreti.
L’origine di questa replica, fu una iniziativa del Vescovo di Tarbes, Monsignor Francesco Saverio Schoepfer, sostenuto da Papa Leone XIII. Il progetto della piccola grotta si concretizzò grazie alle donazioni provenienti da tutto il mondo.
Il posto è appositamente progettato per ritirarsi in preghiera: è costruito nel cuore dei Giardini Vaticani, vicino alle antiche mura, e sotto l’immagine di Maria, si legge la frase con cui la Beata Vergine Maria rivelò a Santa Bernardette che era l’Immacolata Concezione.
Il particolare che lega Lourdes e il Vaticano
La cosa interessante, di cui pochi sono a conoscenza, oltre la grotta dei Giardini Vaticani che è una riproduzione fedele della grotta di Lourdes, l’altare che oggi si trova lì, è l’antico, originario altare, posto un tempo davanti alla Grotta di Massabielle in Francia, dove l’11 febbraio 1858, la Vergine Maria apparve per la prima volta a Bernadette Soubirous, la veggente di Lourdes.
Il prezioso altare originale di Massabielle costruito nel 1908 per il cinquantenario delle apparizioni, fu decorato dall’orafo Armand Calliat, poi fu smontato nel 1956 per essere sostituito da un altare di pietra, e nel 1960, fu donato dal vescovo di Lourdes Mons. Théas al Pontefice, per essere risistemato nei Giardini Vaticani davanti alla grotta che è una riproduzione in scala ridotta del santuario mariano, così come si presentava ai primi del Novecento.
L’altare è decorato da placche d’argento raffiguranti al centro la Vergine Maria, a sinistra Bernadette in ginocchio con un cero in mano, a destra un angelo genuflesso e in atteggiamento reverenziale; una mensola e una colonnina lo incorniciano sui lati. Il tabernacolo è ornato da decorazioni in pietra e argento con il monogramma di Cristo, è sormontato da un crocifisso; quattro torceri, due per lato, lo affiancano. Sopra le colonnine si trovano dei pilastrini di pietra con gli stemmi di Pio X a sinistra, e di mons. Schoepfer a destra.
In questo luogo speciale, i Papi erano soliti ritirarsi per pregare, in modo particolare Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, e ricordiamo che sempre qui, Papa Francesco, ha presieduto un importante momento di preghiera, durante il periodo della pandemia. Era il 30 maggio 2020, il Santi Padre concluse il mese Mariano con il Santo Rosario per invocare la fine della pandemia, in collegamento con tutti i fedeli del mondo.