Il virologo Silvestri mette in guardia dal rischio di allarmismi. E spiega: “Niente panico e niente lockdown, sta arrivando la cavalleria degli anticorpi”.
In questi giorni infatti si parla di numeri in crescita e contagi fuori controllo. Un contesto che lascia presagire alla volontà di mettere in atto nuovi lockdown.
Il virologo invita alla cautela: “la cavalleria degli anticorpi sta arrivando”
Tuttavia, non tutti sono d’accordo con una narrazione estremamente di tipo allarmistico, che paradossalmente potrebbe provocare ancora più danni all’attuale situazione. Generando panico, infatti, le persone si riversano in massa negli ospedali anche se non hanno un reale bisogno, e questo crea intasamento nelle corsie.
In questo contesto è arrivata la constatazione tranquillizzante del virologo Guido Silvestri, docente dell’Emory University di Atlanta, che ha invitato tutti alla cautela. Spiegando che “la cavalleria degli anticorpi sta arrivando“. “Mentre aspettiamo, con noi del settore che lavoriamo per farli arrivare in Italia al più presto, cerchiamo tutti di stare calmi e di non fare scelte che potremmo rimpiangere amaramente”, ha avvisato il medico.
Silvestri: non facciamo errori come lockdown generalizzato
“Come quella di un lockdown generalizzato o di richiudere le scuole“. Insomma, il medico marchigiano, noto per avere dato vita alla seguita rubrica “Pillole di ottimismo”, che riporta ogni giorno sulla sua pagina facebook, spiega di essere totalmente contrario a nuovi lockdown. “Nervi saldi, niente panico, usiamo il cervello e il buon senso”, ha spiegato.
Silvestri ha infatti spiegato che sul prestigioso giornale scientifico “New England Journal of Medicine”, è uscito un importante studio sul tema dell’anticorpo monoclonale neutralizzante LY-CoV-555. Il risultato di questo studio è che se questo farmaco viene usato subito dopo avere riscontrato i primi sintomi da Coronavirus, la riduzione del rischio di finire in ospedale è del 72 per cento.
Silvestri: diversi farmaci in arrivo contro il rischio da Coronavirus
Il virologo ha spiegato inoltre che dai dati preliminari si evince inoltre che questa riduzione del rischio sale ad oltre 85 per cento nei soggetti a rischio, per fattori come età o peso corporeo.
“Poi ci sono anche Fede e Luca, cioè i due anticorpi di Regeneron (Regn10933 e Regn10987), quelli dati a Trump, che hanno dato risultati simili, forse anche un pò migliori”, ha spiegato Silvestri. “Per non parlare di altri in via di sperimentazione, tra cui quelli potentissimi di Gsk, previsti per marzo, e i famosi nanocorpi per spray nasale, le truppe cammellate, per cui ci vorrà più tempo”.
Insomma, la sostanza è che bisogna stare tranquilli. Ben prima del vaccino, in futuro, arriveranno un numero di altre cure che potranno mettere k.o. il contagio ed eliminare ogni rischio.
Giovanni Bernardi