Il dolore di tutti coloro che sono vittime di ingiustizie è un tema molto caro a tutti i cristiani e, spesso, nella storia, sono stati i Pontefici a farci da guida verso la giustizia sociale. Un grande Papa del passato ha affrontato con molta cura il tema della sofferenza degli oppressi.

Molti sono stati i Pontefici che, nel corso del loro operato, si sono impegnati nella ricerca sempre più minuziosa della via che porta alla giustizia sociale. Quello che viene riportato in questa occasione è un chiaro esempio di come non solo i Papi più moderni si siano impegnati in questa importante causa. La tematica relativa alla sofferenza degli oppressi scava le sue radici negli scritti di Pontefici molto antichi, alcuni di questi risalenti addirittura al Medioevo. Questo è stato, per la Chiesa e non solo, un periodo storico cruciale, un periodo che ha consolidato il pensiero cristiano in tutta Europa. Questo è avvenuto grazie a molti personaggi e Santi influenti, tra cui la figura del grande Pontefice Gregorio Magno. Questa straordinaria figura, oggi Santa della Chiesa Cattolica, ricevette dall’immaginario collettivo l’appellativo di “Magno”, che sta a significare proprio “Grande”, vista la sua caratura sociale e spirituale. Il suo impegno nei confronti della giustizia sociale è stato molto importante.
La sofferenza degli oppressi vista da Gregorio Magno
Scavando tra le fonti medievali, ci si può addentrare negli scritti del grande Papa San Gregorio Magno. La sua lettera alla “serenissima Sovrana” Costantina Augusta rimarca proprio questa tematica della giustizia sociale. Così scriveva il Santo alla sovrana: “La serenissima Sovrana faccia cessare i gemiti degli oppressi. […] Riflettete quali possono essere i pensieri, quali i sentimenti dei genitori, quando vendono i figli, per non essere tormentati“. L’appello che solleva il Pontefice, nei confronti di chi è al comando, è quello di fermare le sofferenze a cui spesso sono sottoposti gli oppressi. Non si tratta di una semplice questione politica però, quello su cui vuole far riflettere il Santo Pontefice è l’aspetto morale e umano della questione. La sensibilità del Santo nei confronti dei più vulnerabili emerge chiaramente dal suo scritto.
L’aspetto umano della questione
Per mettere in luce l’aspetto umano di questa tematica, San Gregorio fa appello a un esempio emblematico dell’epoca, quello dei genitori costretti a vendere i figli per sfuggire ai tormenti più gravi. Questo è infatti un atto che si pone contro la natura stessa genitoriale. Dunque, l’obiettivo di San Gregorio è quello di invitare i cristiani (ma non solo) a riflettere sulla sofferenza di queste persone e, soprattutto, a riflettere sulle nostre responsabilità in tal senso. La sofferenza degli oppressi, infatti deve essere non solo ascoltata, ma deve richiamare in noi quel forte senso di moralità e giustizia sociale.
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