Papa Francesco ritorna al consueto appuntamento in piazza di Spagna a Roma, dopo due anni, in occasione della solennità dell’Immacolata Concezione. Il Pontefice, insieme ai fedeli, si mette in preghiera ai piedi di Maria.
Una preghiera più che mai necessaria in questo momento storico così difficile. Maria, colei che è la “Tutta pura”, saprà donare la pace ai nostri cuori in tempesta.
Il Papa in Piazza di Spagna
È uno dei momenti più attesi dell’anno liturgico e, dopo due anni di assenza di pubblico, finalmente ritorna. Come ogni 8 dicembre, Piazza di Spagna a Roma si riempie di fedeli che si riuniscono ai piedi dell’obelisco dove troneggia la statua della Vergine Immacolata per pregare insieme a Papa Francesco.
In questi due anni di pandemia, il Santo Padre non aveva rinunciato alla sua personale preghiera all’Immacolata Concezione, ma lo aveva fatto in una forma strettamente privata ed all’alba, in modo da non arrecare danno a nessuno e non creare, nemmeno, assembramento.
Ma oggi, invece, l’atmosfera è completamente diversa: tanti sono i fedeli ed i turisti che si sono assiepati in piazza per unirsi alla preghiera con il Pontefice. Nota a tutti è l’amore e la devozione che Papa Francesco ha verso la nostra Mamma celeste e, per questo, non ha voluto mancare di presenziare all’appuntamento.
Un momento di preghiera necessario più che mai in questo periodo storico così difficile che l’umanità sta vivendo e dove solo Maria può donarci quella pace che tanto desideriamo, in particolare per tutte le popolazioni martoriate dalla guerra.
Prima dell’arrivo in Piazza di Spagna, il Papa si è recato a pregare in Santa Maria Maggiore, davanti alla “Salus Populi Romani”, per affidare all’intercessione di Maria, tutte le sofferenze di questo mondo, in particolare il popolo ucraino.
Il Papa: “Maria tienimi per mano”
Una piazza gremita di fedeli e tantissimi fiori ai piedi della Vergine Maria, segno delle tantissime preghiere che i fedeli hanno a Lei innalzato. Anche il Papa ha posto un cesto di rose bianche ai piedi di Maria.
Francesco arriva a Piazza di Spagna per l’atto di venerazione a Maria: qui prega e dona a Lei tutte le intenzioni che nei nostri cuori sono presenti.
Già durante l’Angelus di questa mattina, Francesco ha invitato tutti a rivolgerci a Maria, a consacrarci a Lei: “[…] Le diciamo: “Tienimi per mano, Madre, guidami tu: con te avrò più forza nella lotta contro il male, con te riscoprirò la mia bellezza originaria”. Affidiamoci a Maria oggi, ogni giorno, ripetendole: “Maria, ti affido la mia vita, la mia famiglia, il mio lavoro, ti affido il mio cuore e le mie lotte. Mi consacro a te”.
I fiori posti ai suoi piedi sono il segno della preghiera di tutti coloro che sono in piazza e non solo. Maria accoglie, anche quelli invisibili, che sono le tante preghiere delle persone vicine e lontane.
Una preghiera semplice, dove Bergoglio ha donato a Maria tutte le sofferenze, le ansie, ma anche le speranze di ciascuno di noi. Quel suo costante “Io ti porto” seguito dall’intenzione di preghiera. I bambini, gli anziani: tutti sono stati riuniti e ricondotti, nella preghiera del Pontefice, a Maria.
La preghiera di Francesco: “Maria, io ti porto…”
“Madre nostra Immacolata, oggi il popolo romano si stringe intorno a te […] ti porto l’amore filiale di innumerevoli uomini e donne, non solo cristiani, che nutrono per te la più grande riconoscenza per la tua bellezza tutta grazia e umiltà […] Ti porto i sorrisi dei bambini, che imparano il tuo nome davanti a una tua immagine, in braccio alle mamme e alle nonne
[…] Ti porto la gratitudine degli anziani e dei vecchi: un grazie che fa tutt’uno con la loro vita, tessuto di ricordi, di gioie e dolori, di traguardi che loro sanno bene di aver raggiunto con il tuo aiuto, tenendo la loro mano nella tua” – ha pregato il Papa.
Ci sono anche le famiglie e i giovani nelle preghiere di Francesco: “Ti porto le preoccupazioni delle famiglie, dei padri e delle madri che spesso fanno fatica a far quadrare i bilanci di casa […] Ti porto i sogni e le ansie dei giovani, aperti al futuro ma frenati da una cultura ricca di cose e povera di valori“.
“Avrei voluto oggi portarti il ringraziamento del popolo ucraino per la pace che da tempo chiediamo al Signore. Invece devo ancora presentarti la supplica dei bambini, degli anziani, dei padri e delle madri, dei giovani di quella terra martoriata” – è stato uno dei passaggi più intensi e, al tempo stesso, commoventi della preghiera che Francesco ha rivolto a Maria. Lo stesso Pontefice si è commosso.
L’attenzione e il costante pensiero al popolo ucraino, Francesco l’ha portato ai piedi di Maria: “[…] Guardando a te, che sei senza peccato, possiamo continuare a credere e sperare che sull’odio vinca l’amore, sulla menzogna vinca la verità, sull’offesa vinca il perdono, sulla guerra vinca la pace“.
In piazza, presenti più di 20mila persone: tutti venuti per pregare con il Pontefice, per stare con lui e innalzare insieme un’invocazione alla Madonna.