Sophie è una bambina di 9 anni, che vive in Australia e soffre di autismo.
Come ogni altro bambino della sua età, a fine anno, ha dovuto portare a casa la sua pagella, con i voti con cui gli insegnanti hanno giudicato il suo impegno di tanti mesi.
Sophie stava già piangendo, quando è arrivata a casa: non voleva deludere i suoi genitori, ma sapeva di avere molte insufficienze.
Ad aspettarla, c’era il padre Shane che, con un gesto d’amore esemplare, ha cercato di consolare la bambina -e c’è riuscito alla grande- riscrivendo la sua pagella.
Così, Sophie, come avrebbe meritato, è stata valutata per le sue doti di bambina speciale ed ha preso tantissime A e A+, in “simpatia”, in “amore per i cani”, in “figlia migliore di sempre”, in “immaginazione” e in molte altre “materie” in cui esprime al meglio il suo essere.
Il padre ha scritto sui Social: “Ha lavorato duramente e abbiamo visto alcuni grandi miglioramenti. Eravamo davvero ottimisti sul fatto che ci potessero essere dei miglioramenti nei risultati. Poi, Sophie ha ricevuto la pagella ed è rimasta davvero delusa: ha lavorato così tanto che pensava di avere raggiunto un livello più alto, rispetto allo scorso anno. Noi sappiamo che si è impegnata duramente, qualunque sia il risultato”.
E le sue parole stanno toccando il cuore di tutti coloro che hanno dei figli con degli handicap attentivi e di apprendimento e stanno insegnato a chiunque che si dovrebbe imparare -prima ancora di ogni altra cosa- ad amare i figli, perché loro imparino a mostrare, a loro volta, amore ai genitori.
Sophie, pur avendo un disturbo autistico, frequenta la scuola tradizionale: “È per questo che ho pensato di fare un resoconto di tutte le cose che rendono Sophie unica. A lei è piaciuto ed è tornata ottimista da quando gliel’ho dato: ha sortito l’effetto che volevo”, scrive ancora Shane.
Ma anche Sophie ha dato un voto al papà. Shane, come “miglior papà di sempre” ha preso A+.
Antonella Sanicanti