Tre sorelle piemontesi hanno deciso di togliersi la vita impiccandosi la stessa sera. Pare che le donne fossero state vittime di un raggiro.
Gli investigatori hanno scoperto che le tre donne avevano provato il suicidio già nel 2015, anno in cui alcuni avvocati le avrebbero ridotte sul lastrico.
Il triplice suicidio
I Carabinieri di Carmagnola (Torino), ieri sera hanno trovato in un’abitazione di via Castellero i corpi senza vita di Valeria e Gabriella, due sorelle di 68 e 64 anni. Gli uomini dell’arma hanno avvisato l’altra sorella, Paola, comunicandole che le due donne erano morte e che probabilmente si trattava di un suicidio. Una notizia terribile che ha mandato la donna in uno stato di forte disperazione.
In quel momento nulla le è servito da consolazione, così di getto ha preso anche lei una decisione estrema. Dopo aver scritto di non riuscire a vivere dopo il gesto compiuto dalle sorelle in un foglio, Paola ha legato una corda all’estremità del balcone e dopo aver messo la testa in mezzo ad un cappio, si è lanciata. Il suo corpo è stato trovato questa mattina dai Carabinieri, che adesso cercano di capire quali sono le motivazioni che hanno spinto le donne ad un simile gesto.
Le possibili ragioni dietro al gesto estremo delle tre sorelle
Al momento l’unico movente che è emerso è quello delle difficoltà economiche. Pare infatti che le tre donne avessero già provato a togliersi la vita 4 anni prima. In quell’occasione erano state tratte in salvo ed avevano spiegato che si trovavano in condizioni d’indigenza. Le sorelle avevano speso tutti i loro risparmi affidandosi a due avvocati, i quali però le avrebbero truffate lasciandole senza più nessun risparmio. I Carabinieri cercheranno dunque di approfondire la questione e capire se fosse ancora quell’improvvisa povertà il motivo della loro infelicità.
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Luca Scapatello
