Suicidio o l’ombra di un santone? Questa è una delle ipotesi per dare soluzione al triplo suicidio avvenuto a Torino.
Tre sorelle si sono tolte la vita: cosa le ha spinte a fare ciò? Non solo debiti ma anche l’influenza di un santone nelle loro vite.
Le tre sorelle suicide: il santone
Una storia di solitudine, di angoscia, acutizzata dai debiti e dalla paura di non riuscire ad andare avanti. Questo era il quadro iniziale che le Forze dell’Ordine di Carmagnola si sono trovate davanti alla scoperta dei corpi delle tre donne che, nel giro della stessa serata, si sono tolte la vita.
Donne che avevano paura di restare da sole, che avevano chiuso un negozio a causa dei troppi debiti accumulati; donne che uscivano sempre con il Rosario in tasca e che, forse, incontravano anche dei santoni.
Secondo le prime indagini, si tratta di tre donne dalla personalità estremamente labile e particolare: avevano ereditato dalla madre il credere alle superstizioni e che non avevano alcuna fiducia nei medici, tanto da ricorrere a cure alternative, anche dettate da santoni.
Il loro esser “in guerra con il mondo”
Si sentivano in guerra con il mondo, anche se avevano cercato di giustificare, attraverso una serie di biglietti trovati nelle tasche degli abiti che indossavano al momento della loro morte, il loro estremo gesto.
Piera, Valeria e Gabriella (questo il nome delle tre sorelle) si sono tolte la vita nello stesso posto, in un casolare di Carmagnola. Ognuna di loro aveva cercato di dare una diversa giustificazione del gesto: chi lo choc per aver trovato il corpo delle sue sorelle morte, chi le noie legali lasciate dalla famiglia, chi invece la perdita della causa con gli altri fratelli che le aveva ridotte sul lastrico.
Il “Santone delle guarigioni”
Le indagini proseguono senza tralasciare alcun dettaglio. Secondo la ricostruzione, le tre donne si recavano spesso da un “santone delle guarigioni” che le aveva portate ad abbracciare culture e credenze alternative. E’ stato facile manipolare la mente di tre donne fragili per il santone e permettergli di plasmarle a suo piacimento. Ma forse non era solo per questo.
I Carabinieri si sono concentrati, anche, sul capire perché le tre donne erano coperte di debiti, tanto da chiudere il negozio di loro proprietà. Il sospetto ricade ancora su questi presunti santoni frequentati dalle donne: che accanto ad ipotetiche cure alternative, abbiano spillato anche un ingente quantitativo di denaro? Questa è la domanda su cui si basano le indagini.
ROSALIA GIGLIANO
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